27 GENNAIO: NOI NON DIMENTICHEREMO!
Il 27 gennaio, è un giorno molto importante, esattamente 76 anni fa le armate rosse, avviarono un processo di liberazione del più grande campo di concentramento polacco: Aushwitz.
La mia classe, come tutto l’Istituto D’Alcontres, nonostante la DAD, si è dimostrata molto sensibile a questo tema, infatti si sono svolte diverse attività molto interessanti tra cui la lettura del libro della senatrice e sopravvissuta ad Aushwitz Liliana Segre, con conseguente confronto, riflessioni e commenti da parte di tutti i compagni. Nella nostra scuola, in particolare, si è distinta la classe 2°D che ha realizzato un filmato dal contenuto ispirato al libro di Liliana Segre, intitolato “Ho scelto la vita”, inviato poi alla diretta interessata che ha ringraziato l’intero Istituto per la particolare attenzione dimostrata.
Un’altra attività molto interessante è stata la visita guidata virtuale del museo della Shoah di Roma di cui abbiamo osservato con attenzione la sala dedicata a “L’infanzia rubata” e, avendo trovato l’esperienza particolarmente interessante, abbiamo continuato il tour in modalità asincrona.
Oltre a queste due prime attività, ne sono state proposte dalla nostra docente anche altre, mirate a sensibilizzare e a stimolare le nostre riflessioni su questo importante giorno; abbiamo commentato alcune toccanti pagine del libro della Segre, letto una famosissima poesia di Primo Levi, anch’egli sopravvissuto ad Aushwitz, intitolata “Schemà” in cui lo scrittore pone degli amari interrogativi sulla vita degli ebrei nei campi di concentramento e conclude scagliando degli anatemi su chi osi dimenticare l’Olocausto.
Infine ha decisamente scosso le nostre coscienze la lettura del sermone di Martin Niemoller, anche questo di un significato molto profondo e che denuncia tutta l’indifferenza che c’era in quegli anni quando venivano catturati, dai nazifascisti, zingari, ebrei, omosessuali, diversamente abili e oppositori politici.
Appunto “Indifferenza” è la parola che Liliana Segre ha voluto fortemente che fosse fissata sul muro del tristemente noto binario 21 della Stazione Centrale di Milano da cui partivano molti treni con direzione Aushwitz.
Concludo esprimendo un mio pensiero personale: quello che è accaduto in passato è stato terribile e orrendo ma per impedire che solo l’idea si ripeta, è importante rinnovare il ricordo, il pensiero e quando le testimonianze orali non saranno più possibili, è importante che non ci si fermi in questa campagna di sensibilizzazione di massa, ma si combatta tutti uniti per un mondo migliore.
A cura di Christian Famà
Classe III sez. C “IC D’Alcontres”