Erc Synergy Grant 2020: tra i ricercatori premiati anche sette italiani
Il Consiglio Europeo della Ricerca o Erc (European Research Council) ha annunciato l’avvenuta selezione di 34 progetti di ricerca, tra gli oltre 440 candidati presentati, ai quali saranno conferiti gli ambiti Synergy Grant, premi riservati a piccoli team di ricercatori (fino a un massimo di 4 membri) che si sono distinti per la realizzazione di progetti di eccellenza capaci di unire discipline diverse per affrontare importanti e urgenti temi di frontiera come ad esempio i misteri del sistema immunitario del cervello, le relazioni instaurate tra gli uomini e gli oceani nelle epoche passate, la misurazione delle distanze atomiche, ma anche l’azione svolta dai linfociti T nella lotta ai tumori.
Sette i ricercatori italiani tra i vincitori del premio, sono: Silvio Rizzoli, dell’Università di Goettingen, Mauro Nisoli, del Politecnico di Milano, Cosima Baldari, dell’Università di Siena, Francesco Mauri, dell’Università Sapienza di Roma, Salvatore Valitutti, dell’Istituto nazionale francese per la ricerca sulla salute e la medicina (Inserm), Andrea Musacchio, della Max Planck Society e Francesco D’Errico, del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica.
Il concorso, indetto dall’Erc, è finalizzato a promuovere un’avanzata significativa della scienza attraverso la messa a punto di nuove linee di ricerca e/o utilizzo di nuovi metodi e tecniche, anche se derivanti da approcci non convenzionali, che possano portare a risultati differenti e più complessi rispetto a quelli che potrebbero essere raggiunti individualmente dai singoli. A ogni team di ricerca verrà assegnato in premio un finanziamento di 10 milioni di euro in 6 anni, per un totale che ammonta mediamente a 350 milioni che – come ribadito dall’organismo europeo- saranno d’aiuto per la creazione di circa mille posti di lavoro per post-dottorati, studenti di dottorato e altri membri nei gruppi di ricerca dei beneficiari. I 34 progetti vincitori coinvolgono complessivamente 116 ricercatori che per la realizzazione dei progetti svolgeranno il loro lavoro in 86 università e centri di ricerca di 22 paesi, con la partecipazione di esperti che operano negli Stati Uniti, in Canada, Australia e Giappone.
Rispetto allo scorso anno si registra un calo della componente femminile complessiva: sono solo 16 le ricercatrici selezionate. Germania, Francia e il Regno Unito tra le nazioni con il maggior numero di progetti premiati, sono rispettivamente 18,13 e 8. Per l’Italia sono solo tre gli istituti interessati: il Politecnico di Milano, l’Università di Siena e l’Università Sapienza di Roma.
«I progetti scelti sono esempi eccellenti di un pensiero scientifico audace. Molti di questi affronteranno temi importanti e urgenti, quali salute, ambiente e clima, mentre altri si spingeranno alle frontiere della conoscenza, creando nuove opportunità in modi che oggi non possiamo prevedere», questo il commento di Mariya Gabriel, Commissario europeo all’Innovazione e ricerca, che aggiunge: « anche se si è impegnati nella sfida più urgente della crisi pandemica, l’Unione Europea continua a investire sul nostro futuro a lungo termine, supportando queste ricerche eccezionali».
I Synergy Grants sono stati ideati “come uno spazio dove ricercatori ambiziosi possono unire le forze per affrontare sfide scientifiche con più risvolti. Sono lieto che molti eminenti ricercatori europei abbiano coinvolto colleghi di Nord e Sud America, Giappone e Australia. Questo non solo può arricchire i progetti finanziati dall’ERC, ma offre anche una nuova dimensione alla cooperazione di ricerca globale”, ha dichiarato il presidente dell’Erc, Jean Pierre Bourguignon.
Giulio Bonanno V C BS