ACQUA SULLA LUNA!
Da tempo si ipotizzava la presenza di acqua sulla Luna ma nessuno era riuscito a rilevarla perché gli strumenti utilizzati non permettevano di distinguere se il segnale derivasse dalla molecola d’acqua (H2O) o dall’idrossile (OH) legato ai minerali.
Il telescopio “volante” Sofia, installato sulla fusoliera di un Boeing 747, ha risolto il mistero utilizzando uno spettrometro ad infrarossi e identificando l’impronta digitale inconfondibile delle molecole d’acqua. La firma spettrale dell’acqua sarebbe rintracciabile sotto forma di ghiaccio in piccole cavità ombreggiate. Le molecole individuate da Sofia sono però di quantità assai modesta, pari al contenuto di una lattina da 300 ml distribuita sulla stessa superficie di un campo da calcio. Questa scoperta permette di risolvere una questione aperta da anni e aiuterà a pianificare meglio le future missioni spaziali di lunga durata con equipaggio umano, con la necessità di poter contare su riserve d’acqua liquida. La Luna potrebbe quindi essere meno arida del previsto ma non è ancora possibile stabilire quanta acqua ci sia e quanta sia utilizzabile.
Le stime indicano un’abbondanza compresa fra le 100 e le 400 parti per milione, probabilmente sequestrata in matrici vetrose o rocciose. I ricercatori dell’Università del Colorado, invece, ipotizzano la presenza diffusa di ‘trappole’ d’acqua sotto forma di ghiaccio su una superficie lunare di oltre 40 mila chilometri quadrati.Se avessero ragione l’acqua potrebbe essere accessibile per bere, per il carburante dei razzi, perfino per future colonie che potrebbero lasciare la Terra per andare a stabilirsi sul nostro satellite.
Giuliano Amato V C BS