Giornata Internazionale dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza
Il 20 novembre si è celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, e coincide con un duplice anniversario: quello della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1789) e quello della Dichiarazione dei Diritti del Bambino (1959). I Paesi nel mondo che hanno ratificato la Convenzione sono oltre 190: l’Italia l’ha ratificata nel 1991.
I principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sono quattro:
- non discriminazione;
- superiore interesse (l’interesse dei bambini e delle bambine deve avere la priorità);
- diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo;
- ascolto delle opinioni del minore.
- Negli articoli 28 e 29 si riconosce il diritto dei bambini e delle bambine all’educazione, pertanto gli Stati che hanno firmato la convenzione si impegnano ad adottare misure per promuovere la regolarità della frequenza scolastica e la diminuzione del tasso di abbandono della scuola.
Grazie all’adozione e alla ratifica di questo documento in quasi tutti i Paesi del mondo i bambini non solo godono dei diritti fondamentali, ma sono protetti e tutelati.
Tuttavia la pandemia da COVID-19 sta avendo un impatto enorme sui diritti dei bambini di tutto il mondo. Senza confini, il virus sta minando al futuro dei bambini mettendo in difficoltà in primis quelle famiglie che stanno già lottando per sopravvivere. Le previsioni sono allarmanti; il numero totale di bambini che vive sotto la soglia di povertà potrebbe superare i 700 milioni entro la fine del 2020. Molte famiglie hanno subìto infatti gli effetti economici della pandemia e non possono permettersi quindi le cose più basilari come cibo, acqua e cure.
Oltre ciò l’accesso all’istruzione viene sempre più messo in secondo piano andando a negare uno dei diritti dei bambini.
Anche in Italia la povertà aumenta e la mancanza di adeguate opportunità educative minaccia le fondamenta stessa del nostro Paese. Già prima del Covid i bambini in povertà assoluta in erano oltre un milione.
Articolo e fumetti realizzati da
Giuseppe Italiano Classe 3B Scuola Secondaria di primo grado “Zirilli”