Jannik Sinner vince a Sofia il primo torneo Atp
Il giovane tennista italiano, battendo in finale il canadese Vasek Pospisil, si aggiugica il suo primo torneo Atp, Sofia Open 250, a soli 19 anni di età. L’avvincente partita, incerta fino alla fine, si è conclusa con il punteggio di 6-4, 3-6, 7-6. Il tennista altoatesino ha dimostrato di essere un “predestinato”, ovvero uno di quei talenti che non deludono le aspettative degli addetti ai lavori. Ma vediamo ora chi è Jannik Sinner.
A quattro anni comincia a praticare lo sci fino all’età di 13, ottenendo ottimi risultati a livello nazionale in slalom gigante. Nel tennis inizia a cimentarsi a 8 anni allenandosi in provincia di Bolzano. In ragione soprattutto della lunghezza degli allenamenti sciistici, sproporzionati a suo parere rispetto alla brevità delle competizioni alpine, opta definitivamente per il tennis e, nell’estate del 2014, su suggerimento di Massimo Sartori si trasferisce a Bordighera dove viene seguito da Riccardo Piatti e Andrea Volpini nel più antico tennis club d’Italia Lawn Tennis Club.
Fa il suo debutto nel circuito professionistico il 12 settembre del 2015, all’età di 14 anni, partecipando al Futures Croatia F16. Nel febbraio 2018 prende parte, grazie a una wild card, al torneo Challenger 80 di Bergamo. Al primo turno elimina l’austriaco Lucas Miedler in due set. Nei sedicesimi la spunta in tre partite su Salvatore Caruso. Sempre in tre set, negli ottavi di finale, si impone sul croato Viktor Galović. Nei quarti affronta Gianluigi Quinzi, nº 151 ATP, al quale concede soltanto 5 giochi, gli stessi raccolti dal suo avversario di semifinale, il francese Tristan Lamasine. Nell’atto conclusivo trionfa, il 24 febbraio, su Roberto Marcora col punteggio di 6-3, 6-1. Sinner conquista così il suo primo titolo di categoria diventando il primo giocatore al mondo nato nel 2001 – e il 21º più giovane della storia – ad aggiudicarsi un titolo del circuito Challenger. Grazie all’exploit compiuto a Bergamo sale di oltre 220 posti nella graduatoria ATP, portandosi al numero 324.
Nel 2020 partecipa agli Internazionali d’Italia, cui partecipa grazie a una wildcard, diventa il primo giocatore nato nel 2001 a qualificarsi per gli ottavi di finale di un torneo di categoria Masters 1000, sconfiggendo all’esordio Benoit Paire e vendicando al secondo turno la sconfitta subita nell’edizione precedente da Tsitsipas, testa di serie numero 3 del torneo e numero 6 del mondo, il giocatore con la migliore classifica da lui battuto in carriera. Al 3º turno viene sconfitto da Grigor Dimitrov in tre set. Il 27 settembre partecipa per la prima volta al Roland Garros, accedendo direttamente al tabellone principale. Supera senza perdere un set David Goffin, testa di serie numero 11, Benjamin Bonzi e Federico Coria, diventando il primo giocatore del 2001 a raggiungere gli ottavi di finale di una prova del Grande Slam, nonché il sesto più giovane al mondo e primo tra gli italiani a spingersi così avanti agli Internazionali di Francia. Negli ottavi di finale supera in quattro set Alexander Zverev, numero 6 del torneo e numero 7 del mondo, diventando il più giovane italiano di sempre a raggiungere i quarti di finale in una prova del Grande Slam. A eliminarlo è sua maestà del tennis, Rafael Nadal, futuro vincitore del torneo, che lo supera in tre set (64-7, 4-6, 1-6). Grazie
ai punti conquistati a Parigi, il 12 ottobre Sinner raggiunge la posizione numero 46 della graduatoria ATP e con la vittoria del Sofia Open 250 Atp il 37° posto.
Dal punto di vista tecnico, il tennista è completo. Solido da fondo campo, regolare, ma allo stesso tempo potente. Gioca un tennis moderno e sfrutta benissimo la sua altezza 188 cm per una velocità di servizio che supera i 200 km/h. Di Jannik colpisce la sua maturità tennistica e la sua determinazione, oltre alla sua migliore qualità che è sicuramente la modestia. Ha dichiarato dopo l’ultima vittoria: “C’è ancora tanta strada da percorrere”. Sono sicuro che sentiremo ancora parlare tanto di questo ragazzo che è un esempio per i nostri giovani e per lo sport in generale. Tutti gli amanti del tennis in Italia sperano con il suo contributo in futuro di riconquistare la Coppa Davis, il più importante torneo a squadre fra nazioni. Aspettiamo dal lontano 1976, finale in Cile (Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, capitano non giocatore Nicola Pietrangeli). Ora chiediamo a Sinner, Berrettini, Sonego, Fognini, Fabbiano, Travaglia e tanti altri ancora di farci sognare….
Francesco Nocifora