Papa Francesco, il presidente Mattarella e i leader religiosi mondiali insieme per la pace nel mondo
Le fiammelle del candelabro della pace dal Campidoglio hanno illuminato un mondo ottenebrato dalla pandemia che allarga le ferite di conflitti e guerre.
“Nessuno si salva da solo – pace e fraternità” è il titolo dell’evento interreligioso celebratosi nei giorni scorsi in Campidoglio a Roma, da dove i leader mondiali delle religioni hanno lanciato il loro appello “bisogna mettere al bando i conflitti per costruire un mondo più unito e in pace”.
Il candelabro della pace si accende ormai da 34 anni, da quando da Assisi la comunità di Sant’Egidio iniziò questo cammino coinvolgendo tutte le confessioni religiose. Anche in questa circostanza, legata inevitabilmente alla pandemia, cristiani, buddisti, sik, ognuno in un proprio spazio, i musulmani riuniti nella sala rossa, hanno pregato con un unico credo, la pace nel mondo.
Papa Francesco, per la prima volta in pubblico con la mascherina, all’Aracoeli ha ricordato tutte le vittime del Covid e ha invitato alla responsabilità: “non possiamo chiuderci nei nostri interessi. Nessun popolo, nessun gruppo sociale potrà conseguire da solo la pace, il bene, la sicurezza e la felicità”, salutando calorosamente ma con le dovute misure di distanziamento, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che esprimendo l’orgoglio dell’Italia a essere crocevia di dialogo internazionale, ha invitato tutti a riflettere sulle sofferenze del momento e sull’ insensatezza delle divisioni e sull’urgente di una solidale cooperazione fra i popoli.
Per una pace vera.