Isole minori e sostenibilità ambientale: maglia nera
Isole minori e sostenibilità ambientale, un binomio che dovrebbe essere scontato ma, in realtà, in Italia e in Sicilia la situazione è da maglia nera.
Lo dicono Legambiente e l’Istituto sull’Inquinamento atmosferico del CNR che hanno promosso l’Osservatorio Isole sostenibili e presentato nei giorni scorsi in diretta web per le misure di sicurezza antiCovid il loro rapporto annuale
La Sicilia è la regione delle isole minori, ne conta 14 sulle 27 italiane abitate, ma l’approvvigionamento energetico è ancora mediante navi che portano acqua e il gasolio alle vecchie centrali elettriche ripartendo con rifiuti di ogni tipo. Una situazione davvero anacronistica e priva di senso dato che sono ormai disponibili tutte le tecnologie necessarie oltre ai diversi finanziamenti europei, contributi nazionali e incentivi.
Delle 27 isole abitate, 20 risultano ancora non interconnesse alla rete elettrica nazionale, tra queste le Pelagie, le Egadi, le Eolie e Ustica; per tutte l’energia che viene da fonti rinnovabili è sotto il 5% del fabbisogno. Assenti o inadeguati i sistemi di depurazione o di smaltimento dei rifiuti, una delle voci più elevate del bilancio di amministrazioni è il trasporto della spazzatura indifferenziata verso gli impianti della terra ferma via mare. Pantelleria è la più virtuosa con il 71% di raccolta differenziata e la terza in Italia dopo Sant’Antioco e Procida, all’opposto Ustica con il 5% di rifiuti indifferenziati, un dato in peggioramento.