Lettera a Falcone e Borsellino
La paura è umana, ma combattetela con il coraggio
Paolo Borsellino
Mi chiamo Paolo Cambria vivo con la mia famiglia in un piccolo paese chiamato Castroreale e frequento la terza media.
Ho scelto di parlare di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone perché leggendo la loro storia sono rimasto colpito da come le loro vite sembrano essere simili, infatti sono nati a Palermo ad otto mesi di distanza, abitavano vicini e furono amici sin da bambini. Entrambi sono stati magistrati simbolo della lotta contro la mafia, volevano entrambi sconfiggere la corruzione delle mafie che sono le prime forme di illegalità ed è per questo motivo che le loro vite furono interrotte dalla mafia. (Paolo Borsellino nella strage di via D’Amelio 19 Luglio 1992, Giovanni Falcone nei pressi di Capaci 23 Maggio 1992).
La prima domanda che farei a tutti e due è:
- Dopo tutto il vostro impegno e dopo aver perso la vita per mano della mafia, cosa ne pensate della decisione di scarcerare i boss a causa del Coronavirus?
- Dove avete preso tutto il coraggio ad affrontare le tematiche delle mafie essendo certi che prima o poi vi avrebbero ucciso?
- Come avete spiegato alle vostre famiglie che da un momento all’altro magari dovevate cambiare città?
Fiero di aver letto la vostra storia.
Cordiali saluti Paolo Cambria.
IC CAPUANA scuola media “Garibaldi’’ di Castroreale.