Difendiamo la legalità
Si avvicina il 23 maggio, 28° anniversario dell’uccisione del giudice Giovanni Falcone, data designata come “Giornata della Legalità per commemorare le vittime delle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio”.
Ma c’è anche un’altra “Giornata della Legalità” la cui data è stata scelta da un uomo che da anni si batte contro la criminalità organizzata: è il 21 marzo, primo giorno di primavera, “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Quest’uomo è don Luigi Ciotti, fondatore tra le sue molte attività sociali anche dell’Associazione “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”.
“La legalità è ormai sulla bocca di tutti, anche di chi la calpesta tutti i giorni” è solito ripetere e con questa frase don Ciotti vuole farci riflettere, perché davvero queste parole – “legalità” e “antimafia” – sono spesso “parole malate”, che vengono usate soprattutto da chi non le rispetta e le calpesta. Sulla base della vera legalità, invece, Don Ciotti – già presidente del “Gruppo Abele”, associazione nata con lo scopo di aiutare i tossicodipendenti – il 25 marzo del 1995 fondò anche l’associazione “Libera”, il cui principio fondamentale è quello di mantenere vivo il ricordo anche delle vittime innocenti, coloro che spesso si sono trovati al posto sbagliato nel momento sbagliato e che con la criminalità non avevano nessun legame.
La sua prima iniziativa fu tuttavia quella di una grande raccolta di firme per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie e nel 1996 questa divenne una vera e propria legge. Da essa sono nati numerosi altri progetti, come il marchio “Libera Terra”, sotto il quale lavorano diverse cooperative i cui prodotti vengono coltivati negli ex terreni mafiosi ormai confiscati. Per il suo impegno sociale, quindi, l’associazione ha ricevuto molti riconoscimenti e nel 2008 è stata inserita dall’Eurispes tra le eccellenze italiane, mentre nel 2009 è stata premiata dal “Comitato economico e sociale europeo” ed è stata anche inserita nella lista delle migliori ONG del mondo.
Dal punto di vista educativo delle giovani generazioni, invece, come molte sono le attività promosse dall’associazione “Libera”, dalle manifestazioni più disparate organizzate in diverse città per il 21 marzo, la “Giornata della memoria” per ricordare tutte le vittime delle mafie”, ai molti progetti che, anche grazie all’associazione e all’instancabile attività di don Ciotti, oggi in Italia molte scuole realizzano per sensibilizzare e formare i cittadini di domani.
Perchè, come dice sempre il coraggioso sacerdote,”è la cultura che dà la sveglia alle coscienze” e solo l’educazione, quindi, può essere la strada più giusta per sradicare dalla società la cultura mafiosa dell’illegalità e della paura.
Monica Paratore
Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.