L’ amore vince su tutto, anche contro il Coronavirus: il passaporto degli innamorati
“Il brutto è che senza navigazione non c’è amore“. Lo scrive Gabriel Garcia Marquez nel romanzo “L’amore ai tempi del colera” nel 1985.
Eppure questa frase sembra scritta adesso, l’unica differenza è che non si parla della “navigazione fluviale” sul Rio Magdalena ma degli amori sullo Stretto di Messina divisi a causa dell’emergenza Coronavirus.
Tante sono le coppie di fidanzati costretti a non vedersi perché a separarli ci sono dodici chilometri di mare circa: sono cittadini di due regioni diverse e non è consentito loro di spostarsi, secondo l’ultimo decreto del presidente del Consiglio del 26 aprile scorso.
A tal proposito, raccogliendo la supplica di molti innamorati, il sindaco di Messina, Cateno De Luca trova una soluzione per questi cuori infranti per colpa del virus: “Il passaporto degli innamorati”. Ha scritto al governatore della Regione Calabria, Jole Santelli, dopo l’ordinanza regionale che vieta di spostarsi e trasferirsi in Calabria a tutti i non residenti e propone, raccogliendo un fiore dal prato, il “passaporto degli innamorati”.
Il documento, rilasciato a chi ha il fidanzato o la fidanzata in Sicilia o in Calabria, permetterebbe agli innamorati calabresi e siciliani di attraversare lo Stretto con assiduità “per questioni di cuore e non solo di lavoro”.
Così, tra le due regioni meridionali si cerca di “coniugare le ragioni del diritto con quelle del cuore”: l’amore è una necessità.
La proposta sta facendo molto discutere e c’è chi ci ha ironizzato ma insomma il primo cittadino di Messina, in “versione cupido”, conclude dicendo: “Siamo stati tutti innamorati e tutti conserviamo nel nostro cuore la dolcezza dell’amore adolescenziale quindi ritengo che sia giusto trovare una soluzione a questa legittima esigenza e spero che questo passaporto venga istituito tra la regione Siciliana e la Calabria”.
Marica Genovese 4CBS