Due siciliani tra i 25 “Alfieri della Repubblica” premiati da Mattarella
Attestati d’onore di “Alfieri della Repubblica” a 25 giovani che si sono distinti in tutta Italia, giovani costruttori di comunità, che si sono distinti attraverso il loro impegno, le loro azioni solidali e coraggiose.
È a loro che Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, ha dato un grande riconoscimento. Sono giovani che rappresentano modelli positivi di cittadinanza e che sono esempi di molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese. Accanto ai 25 attestati d’onore sono state consegnate anche tre targhe per azioni collettive, sempre ispirate a valori di altruismo e al senso di responsabilità verso il bene comune.
A rappresentare la Sicilia tra i 25 Alfieri della Repubblica sono stati due giovani con delle straordinarie ed emozionanti storie. Maria Lucrezia Rallo, 17 anni, residente a Marineo (PA), premiata per il talento mostrato nella scrittura e nella poesia, talento che è riuscita ad unire a un impegno di cittadinanza attiva e ad azioni concrete di volontariato e di solidarietà. La ragazza, che frequenta la classe quinta del liceo scientifico Basile di Palermo, residente a Marineo, racconta lo stupore della famiglia non appena è arrivata la chiamata dal quirinale “quando dissero a mio padre che ero tra i 25 Alfieri della Repubblica, pensava fosse uno sbaglio, uno scherzo, io ero molto incredula”. Le passioni future di Maria Lucrezia sono due, la poesia (ha scritto un libro di versi) e la biologia. La ragazza inoltre è molto attiva nel sociale, si impegna con l’oratorio Padre Puglisi di Marineo, in aiuto degli anziani e con il giornalino scolastico, cercando di gettare una nuova luce non soltanto nella scuola, molto spesso discriminata per l’ambiente in cui si trova, ma soprattutto nel paese che si sta rialzando.
L’altro ragazzo siciliano premiato è Mattia Indorato, 16 anni residente a Sommatino (CL), premiato per la dedizione con la quale si impegna ad affrontare le invalidanti difficoltà familiari di salute e, in particolare, la cura del fratello, per il quale ha saputo ideare preziose modifiche al dispositivo medico che rende possibile il suo trasporto. Damiano, il fratellino malato, dell’età di 10 anni, ha una malattia neurodegenerativa che lo inchioda all’immobilità, ma Mattia, “ha fatto quasi un incantesimo, come il suo idolo Harry Potter” per portarlo al mare a Cefalù, per aiutarlo anche a respirare meglio. Mattia sin da piccolo ha fatto i turni con i genitori per controllare i macchinari che tengono in vita il fratello, che coccola e cerca di rasserenare ogni istante. Una quotidianità non molto scontata quella della famiglia Indorato, una gita al mare, un gelato tutti insieme, insomma Mattia fa di tutto per cercare di essere una famiglia normale. In questo periodo ancor più complicata dal Coronavirus, Mattia dedica l’attestato d’ onore a tutti i fratelli di un disabile grave ed afferma “mio fratello mi ha fatto capire molte cose sulla vita”.
Due storie bellissime, emozionanti e straordinarie di giovani straordinari che riescono a distinguersi per le belle azioni che compiono.
Marica Genovese IV C BS