Un pericolo sottovalutato fa paura al mondo
#ANDRÀTUTTOBENE. Così comincia il nostro 2020; un anno che doveva portare gioia e cambiamenti, ma ha portato al momento solo guai. Ogni giorno i numeri dei contagiati di Coronavirus COVID-19 aumentano, anche se diminuiscono, fortunatamente, i morti, che non sono solo anziani, ma anche ragazzi e persone di varie età. Tra questi pure un sacerdote, che ha donato il proprio respiratore a un malato più giovane, sacrificando la sua vita. Purtroppo questa malattia porta infatti polmonite e altri problemi respiratori gravi che possono essere risolti solo nei reparti di terapia intensiva, pochi in tutta Italia. Il problema poi che ha fatto espandere il contagio nel nostro paese sono i malati di COVID-19 asintomatici, che possono contagiare molte persone senza saperlo. Gli altri Paesi nel mondo ora stanno combattendo come noi, alcuni aiutandoci altri no: dalla Cina e da Cuba sono arrivati medici, dagli Stati Uniti dei respiratori… Bisogna quindi essere ottimisti. Da un paesino meno colpito ad esempio è uscita, qualche giorno fa, dall’ospedale una signora di 87 anni, il che ci fa capire che bisogna essere forti e che, se stiamo uniti più che mai, anche se a un metro di distanza, ce la faremo e tutto passerà. Per i medici tutti questi pazienti hanno occupato un posto nel loro cuore e faranno di tutto, anche sacrificare la propria vita, per farli guarire. Infatti ne sono già morti parecchi ed essi non sono più medici ma i nostri eroi, mai stanchi, senza mantelli rossi ma coi camici bianchi.
Sicuramente poi la chiusura della scuola è stata una buona cosa, perché è uno dei tanti posti ad alto rischio di contagio del coronavirus, però – sono sincera – mi manca, come mi mancano tanto le mie migliori amiche. Il Coronavirus però ha anche alcuni lati positivo, come quello che possiamo stare di più con i nostri genitori. Ci sono infatti figli che vedono i genitori prima di andare a scuola e poi la sera, quindi io direi di sfruttare queste giornate per stare il più possibile con loro, anche se si prevede che la “quarantena” sarà lunga.
Il Governo italiano, che ha il compito di organizzare l’emergenza, ha imposto delle regole da rispettare, come quella non uscire di casa o che i negozi devono chiudere alle 18:00, attuando quindi una specie di “coprifuoco” e lasciando aperte solo le attività necessarie. In Sicilia poi, regola importante, se si vuole arrivare attraversando lo Stretto, si può fare solo se comunicato 24h prima e con un certificato che dichiara che non si è affetti da coronavirus.
Purtroppo si è arrivato a questo rigore perché ci sono state e ci sono persone che non rispettano queste regole importanti e, proprio per questo problema e per i numerosi contagi, a Messina il sindaco De Luca ha provato addirittura a installare dei droni e inviarli in tutta la città per impedire gli spostamenti non importanti. Penso che, se tutto questo si fosse attuato quando il problema era poco espanso e il Governo avesse previsto la situazione a rischio di contagio che attualmente viviamo e quello che sarebbe successo con gli spostamenti in massa dalle regioni settentrionali, l’emergenza non si sarebbe diffusa anche in tutta l’isola. Si spera tanto che qui tutto quello che sta accadendo nelle zone al nord del paese non accada perché le strutture sanitarie scarseggiano e non si hanno molti posti negli ospedali. Insomma, è un brutto momento, e per giunta bisogna anche stare attenti alle notizie che creano insicurezza a paura nella popolazione, già messa alla prova dall’isolamento in casa. In questo periodo, ad esempio, circolano delle notizie assurde, come quella che il COVID-19 sia partito da un laboratorio cinese. Queste notizie si chiamano fake news, non sono fondate ma vengono rilanciate dai social, così tutti i telegiornali nazionali raccomandano sempre di seguire solo i siti ufficiali di informazione per non allarmarsi inutilmente.
Scelta giusta è stata poi fermare tutti gli sport, la Champions e le Olimpiadi, rimandate al 2021. Questo è costato molto ai nostri sportivi, che si erano allenati così tanto e che, per non perdere la forma fisica, si allenano ancora a casa. Alcuni atleti, personaggi noti e influencer, inoltre, consapevoli del proprio benessere economico e della grave crisi che sta vivendo il paese, hanno donato milioni di euro per gli ospedali.
Per esempio Fedez e sua moglie Chiara Ferragni hanno raccolto, con l’aiuto dei loro fan, 4 milioni di euro, mentre cantanti come Emis Killa hanno fatto partire eventi di beneficenza come la “CHALLENGE COVID-19” o Baby K il “CORONAVIRUSKARAOKE” per far divertire i ragazzi che, come me, hanno bisogno di distrarsi in questo isolamento a casa che non si sa avrà termine.
Insomma, quando tutto questo finirà, spero che non solo saremo più uniti e solidali, ma che cambi il nostro modo di fare troppo egoista e che migliorino le nostre abitudini, riscoprendo i valori importanti della vita.
Karen Torre
Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.