LA STORIA DEL CALCIO BARCELLONESE
Tra i tanti argomenti che riguardano Barcellona Pozzo di Gotto, per i cittadini appassionati di calcio potrebbe essere interessante soddisfare alcune curiosità sulla storia del calcio barcellonese, che negli ultimi tempi appare però piuttosto in crisi.
Lo sport più seguito al mondo fa la sua comparsa a Barcellona Pozzo di Gotto nel 1925, con la nascita dell’ “U.S. Barcellonese”, squadra che però resterà eterna provinciale.
Qualche anno a seguire il dopoguerra, il Marchese Carlo Stagno Villadicani D’Alcontres, a cui verrà dedicato lo stadio della città, fonda l’ “Igea Virtus”. Questa società prende parte a tre campionati di serie C, con il miglior piazzamento al terzo posto nell’annata ‘47-‘48. Tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’50, la squadra del patron Carlo Stagno, si ritroverà però a lottare per la salvezza tra i dilettanti. Nel 1963 muore il marchese e si assiste al fallimento della squadra, che viene rifondata per la prossima stagione con il nome “Associazione Sportiva Nuova Igea”, che nel 1978 ottenne la promozione nei campionati professionistici.
Nel 1993 l’ “Igea” si fonde con il “Barcellona”, squadra minore della città, adottando la denominazione di “Igea Virtus Barcellona”. Nell’anno 2000 la nuova squadra ottiene il primato nel campionato di serie D, venendo così promossa in C2, e durante il decennio, con il presidente La Rosa compirà grandi successi che porteranno ad avere un pubblico sempre più numeroso nel “settemila posti”, cioè lo stadio “D’Alcontres”. Nella stagione 2009-2010 si susseguono però varie proprietà, dopo l’addio, dopo una decina di anni, da parte di Immacolato Bonina, successioni proprietarie che porteranno solo guai, al tal punto che la squadra fallirà e sarà costretta a ripartire dalla prima categoria nella stagione 2011-2012. In questa stagione il neo presidente Nino Grasso, che darà tutto per questa società, promette di rifar grande la squadra barcellonese e, come si suol dire, “ chi ben comincia è alla metà dell’opera”. Infatti al termine della stagione Grasso mette in bacheca la Coppa Sicilia e il Campionato di prima categoria, giungendo così in promozione. Appena un anno dopo, in seguito al primo posto nel campionato di “Promozione, i barcellonesi torneranno a sognare, perchè la squadra si ritrova in “Eccellenza”.
E proprio in questi periodi inizierò, con mio nonno, ad andare allo stadio per seguire l’”Igea”. A cavallo tra il 2014 e il 2015 viene nominato allenatore della squadra il concittadino Giuseppe Raffaele, che nella stagione seguente, con la sua tattica che predilige il 3-4-3, porterà l’Igea in serie D. Questi saranno gli anni di grandi giocatori: il bomber Facundo Lescano, che ha militato nelle giovanili del Torino, il mitico Antonio Isgrò – che ho avuto la fortuna di conoscere , il capitan Dall’Oglio, il fantasista Giovanni Biondo e la punta Filippo Crinò. La stagione 2016-2017 sarà una delle migliori e la prima in serie D.
Ricordo che l’”Igea” era capolista, ma qualche sconfitta in trasferta e pareggi in casa, la porterà ad inseguire la “Sicula Leonzio” per il resto della stagione. L’”Igea” si dovette pertanto arrendere alla “Cavese” nei play off per accedere in serie C, traguardo che arriverà nella stagione seguente perchè la squadra vincerà i “play off” ma, per problemi societari, il presidente Grasso non potrà iscrivere la società alla terza serie italiana. La stagione 2018-2019 sarà invece la peggiore per le compagini giallo rosse: Grasso lascerà la presidenza al messinese Filippo Grillo, odiato da tutti i tifosi barcellonesi perchè porterà alla rovina questa fantastica squadra. Venderà infatti la maggior parte delle “bandiere”, anche a titolo gratuito, per rimpiazzarle con giocatori provenienti da campionati minori. Eppure la stagione non inizia male perchè l’ “A.C.R. Messina” uscirà sconfitto per ben tre reti a zero dallo stadio “D’alcontres”. Con il passare delle giornate, però, solo sconfitte per questa squadra e Il 14 aprile 2019, dopo la sconfitta casalinga contro il “Locri”, l’”Igea Virtus Barcellona” viene condannata con alcune giornate d’anticipo alla retrocessione in Eccellenza. A fine stagione, quindi, il “Milazzo” acquisisce il titolo sportivo dell’”Igea Virtus”, ponendo apparentemente fine al calcio barcellonese. Ma fortunatamente non sarà così, perchè il “Terme Vigliatore”, fresco di retrocessione in promozione, cambierà nome in “ASD Igea 1946”. Il presidente Barresi, ad inizio estate, promette di riportare l’Aquila a Barcellona, e i risultati lo stanno dimostrando: primo posto nel campionato di Promozione.
Non bisogna però fermarsi al passato e ai tempi gloriosi della mitica “Igea”. Negli ultimi anni, infatti, il calcio barcellonese ha dato luce ad una piccola realtà chiamata “Nuova Azzurra”, militante nel girone D del campionato di “Prima Categoria Siciliana”. Il sogno del suo presidente Giovanni Giunta e del dirigente Ciccio Catalfamo è ora quello di portare questa squadra in promozione, ed i ragazzi guidati dal mister Salvo stanno dando conferme alle aspettative: primo posto e prove eccellenti per la cavalcata verso la gloria.
Il calcio barcellonese, insomma, promette di diventare nuovamente una realtà a panorama regionale e anche i giovani stanno dando il loro contribuito. Ne è esempio Manuel Di Natale, quattordicenne barcellonese che milita nell’”under 15” della Viterbese. Questi baby talenti, a livello giovanile, si spera che diventino qualcuno nel mondo del calcio, perchè il talento sportivo proprio a Barcellona non manca, così come ovviamente un’altra speranza sarebbe vedere questi ragazzi da adulti lottare per il calcio della città, portando le squadre cittadine ai vertici della classifica in campionati importanti.
Anche così, ritengo, è possibile dimostrare che la città coltiva “buoni semi”, molto più numerosi di quelli “cattivi”.
Salvatore Caravello
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.