Dante e i bambini: la Commedia è una superfiaba
Dante che parla ai bambini e al nostro io bambino è questa la sfida che Gianni Vacchelli, docente universitario, insegnante di liceo, narratore ma, soprattutto, dantista nel suo nuovo saggio dal titolo decisamente originale “Dante e i bambini” raccoglie per regalarci un Dante insolito, comico, un po’ supereroe, insomma a misura di bimbo.
Dice infatti l’autore – “Ho scoperto che la commedia è una fiaba raccontandola ai bambini ma non ho inventato niente. La Commedia è una superfiaba”.
In fin dei conti è sotto i nostri occhi che sia una fiaba ma non lo vediamo: un uomo perso in un bosco come fosse Cappuccetto rosso – Dante in genere è anche rappresentato con un cappuccio rosso – perso in un bosco come Pollicino che si troverà di fronte una lupa; ci sarà l’aiuto di un saggio, Virgilio, e presto arriveranno le fate, Maria, Santa Lucia e Beatrice.
Dante è un bambino perché il suo sguardo è uno sguardo sempre incantato. Accingendosi a raccontare non bisogna ai bambini piccoli leggere il testo della Divina Commedia perché è troppo difficile e non è quello il modo giusto, bisogna proprio raccontarlo a voce alta! Così a voce alta si creerà un incantamento misterioso e mitico.
Non bisogna essere degli esperti, bisogna amare il testo: far vivere ai bambini tutti i colpi di scena, coinvolgerli facendo vedere loro Dante e il suo essere straordinariamente visivo, immaginativo.
Basterebbe allora iniziare dicendogli che c’è un uomo perso in un bosco oscuro pieno di paura, di spavento, allora vedrà un colle illuminato e da lì inizierà una grande avventura!
Il libro di Vacchelli è breve ma densissimo, mai banale, profondamente vero. E’ un manuale pratico per tutti coloro che pensano di incuriosire le giovani generazioni ad un libro che è il fondamento del nostro pensiero occidentale.