mercoledì, Gennaio 8, 2025
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8 MARZO

In fin dei conti la vita è come un viaggio
comincia con un pianto dopo l’atterraggio
facciamo giri immensi ed ogni coincidenza che perdiamo
è un nuovo punto di partenza
in fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’8 marzo
e non basta ricordare di una festa con un fiore
se qualcuno lo calpesta
e nelle vene gli anticorpi alla paura
i silenzi che ci fanno da armatura
è resilienza, io so la differenza
tra uno schiaffo e una carezza

Queste sono le parole del brano “8 marzo” presentato da Tecla Insolia al Festival di Sanremo 2020. Seppur giovanissima, la cantante ha voluto infatti portare sul palco un testo molto significativo sulla forza delle donne.

8 MARZO

Ogni anno l’8 marzo si celebra appunto la “Giornata internazionale della donna” per ricordare le lotte sociali e politiche che esse hanno dovuto affrontare affinché la loro voce venisse udita. E’ grazie alle battaglie che hanno combattuto le donne del passato se oggi le ragazze possono indossare i pantaloni, andare a scuola, votare, ma soprattutto essere libere. Ci sono due leggende per quanto riguarda l’origine della “Festa della donna”. La prima risale al 1911, quando un gruppo di operaie di un’industria tessile di New York scioperarono contro le orribili condizioni in cui si trovavano a svolgere il loro lavoro. Per fermare la protesta i proprietari della fabbrica impedirono alle operaie di uscire e, ad un tratto, successe qualcosa di alquanto strano: un incendio scoppiò all’improvviso provocando la morte di 134 lavoratrici, tra cui anche molte di origine italiana. La seconda leggenda è legata alla rivoluzione di febbraio in Russia durante la prima guerra mondiale. L’8 marzo, giorno della rivolta, scesero in strada per protestare contro lo zar non solo gli operai ma anche le operaie, perciò questa data viene commemorata come influente per la storia del genere femminile.

Ma allora qual è l’avvenimento che portò all’istituzione della festa della donna? Di certo non il primo, e pensandoci meglio neanche il secondo. La nascita della “Giornata Internazionale della Donna” ebbe in verità una formazione molto più consueta strettamente legata al clima politico di inizio ‘900, periodo in cui le donne iniziavano a lottare per pretendere maggiori diritti, tra i quali quello al voto. Nel 1909 il Partito socialista americano lanciò la geniale idea di dedicare un giorno all’importanza delle donne all’interno della società e quell’anno fu celebrata il 23 febbraio. La proposta varcò i confini nazionali e venne rinnovata dall’attivista Clara Zetkin nel 1910, durante la “Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste” tenutasi a Copenaghen, in Danimarca. Da quel giorno ogni Paese cominciò a scegliere una data sul calendario da dedicare alla figura femminile. Fu solo nel 1921 che si pensò ad un’unica data internazionale e probabilmente la scelta cadde sull’8 marzo per ricordare la protesta del 1917 in Russia.

Quindi, in un certo modo fu la manifestazione contro lo zar a decretare il giorno, ma sicuramente non fu l’origine diretta della ricorrenza.

L’otto marzo, tuttavia, è attualmente soprattutto un’occasione per riflettere e per agire. Il compito di tutte le donne di oggi, infatti, è di onorare le battaglie che quelle di ieri hanno combattuto per ciò che noi abbiamo, e di continuare la battaglia che loro hanno iniziato per tutte le donne e le bambine, vicine e lontane, che ancora vivono prive dei diritti umani fondamentali o subiscono discriminazioni di genere. Allora auguri a tutte le donne penchè la parità non sia più troppo lontana.

Samanta De Gaetano

Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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