Le origini del carnevale nei saturnali della Roma antica
Il Carnevale è una festa legata al mondo cattolico e cristiano, ma le sue origini vanno cercate in epoche più antiche.
La festività trae infatti origine dai Saturnali di Roma Antica o dalle feste dionisiache del periodo classico greco, festività pagane in cui si faceva uso delle maschere per allontanare gli spiriti maligni.
Con l’avvento del cristianesimo si perse il carattere magico e restarono feste di divertimento popolare precedenti il periodo di penitenza e privazione della quaresima. Durante questo periodo ognuno era libero di lasciarsi andare, dedicarsi allo scherzo ed al gioco,. Mascherarsi inoltre rendeva irriconoscibili e, senza alcuna differenza tra ricchi e poveri, nobili e contadini, scomparivano le differenze sociali.
Una volta finita la festa ritornavano il rigore e l’ordine nella società, tanto che vi era un proverbio antico associato a questa festa: “semel in anno licet insanire”, una volta l’anno è lecito impazzire.
La parola Carnevale, invece, deriva dal latino “carnem levare” ovvero eliminare la carne, poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di Carnevale, il martedì grasso, prima del periodo di astinenza e digiuno stabilito dalla Quaresima nel quale era vietato mangiare la carne.
Poiché dipende da quando viene la Santa Pasqua, il Carnevale non ha una data fissa per tutti gli anni ma inizia il giovedì grasso e termina il martedì successivo che precede il Mercoledì delle Ceneri, che determina appunto l’inizio della Quaresima. Nel 2020, ad esempio, esso inizierà giovedì 20 febbraio e terminerà martedì 25 febbraio, tranne che nel “rito ambrosiano” che si applica nell’Arcidiocesi di Milano dove la Quaresima inizia la domenica e pertanto i festeggiamenti finiscono il sabato dopo le Ceneri.
In realtà, però, lo spirito della festa è anche quello di ribaltare la realtà con la fantasia e travestirsi da ciò che non si è, così il significato religioso spesso passa in secondo piano e le usanze popolari si intrecciano ad antiche tradizioni.
Nel nostro paese, poi, diviso fino non molti secoli fa, ogni regione o anche città festeggia il Carnevale con le proprie usanze. A Venezia, ad esempio, si svolge uno dei Carnevali più famosi al mondo, che ricorda l’epoca di splendore della città con costumi bellissimi, mentre a Viareggio ci sono i carri allegorici che sfilano per le vie della città, così come ad Acireale, a Putignano, a Sciacca e in molti altri luoghi.
Particolare invece il Carnevale di Ivrea, dove si svolge la famosa “Battaglia delle Arance”. Questi sono però solo alcuni dei momenti legati a questa festa, che in Italia è molto sentita ed è diventata occasione anche di attrazione turistica.
In qualsiasi luogo, comunque, al di là della sua origine, oggi il Carnevale rappresenta soprattutto un’occasione di svago, spensieratezza e divertimento, che si esprime attraverso i travestimenti, le sfilate e le feste in maschera che fanno dimenticare per una settimana i problemi di ogni giorno.
Sofia Bucolo
Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.