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PUO’ ESISTERE UNA GUERRA “GIUSTA”?

E’ difficile non essere sopraffatti da un’ondata di rabbia quando si ripensa alla guerra. L’orribile sensazione che si prova è che la guerra non risolve niente e che vincere una guerra sia disastroso quanto perderla

Agatha Christie

Di guerra ne sentiamo parlare fin dall’antichità. Guerra di conquista, di posizione, di religione, di successione…. Da sempre la guerra è presente nella nostra storia, e da sempre ha portato solo una cosa: morte. Ma al tempo, vi era una considerazione di guerra diversa, che la considerava addirittura come sinonimo di giustizia. La guerra veniva considerata “giusta”, bastava che fosse adeguatamente dichiarata e che seguisse delle precise procedure, o che servisse per conquistare, difendere, o riparare un torto subito. Con il passare del tempo, la guerra rimase invariata, per lo più cambiò il modo di considerarla.

PUO' ESISTERE UNA GUERRA "GIUSTA"?

Con un maggiore interesse verso la religione, che altro non faceva se non negare lo spargimento di sangue umano e l’amore verso il prossimo, la guerra poteva considerarsi sbagliata. Eppure, quando servì, la religione stessa proclamò delle guerre considerate “sante” e quindi, se attuate in nome della fede, considerate anche “giuste”. Ma giuste per giuste, non era comunque sempre quel sangue umano che si spargeva? Insomma, da sempre le opinioni sulla guerra sono contrastanti, e vi sono sempre stati dibattiti tra chi la considerava giusta e chi la ripudiava in tutte le sue forme. Io personalmente appartengo al secondo caso. Nessuna guerra, a parer mio, può essere considerata “giusta” se prevede morti inutili. E tutte le morti valgono allo stesso modo, che sia di uno sconosciuto o di una persona povera, che sia di una persona importante. Perché se si ragiona, spesso chi dichiara la guerra non sta in prima linea a combatterla, ma lascia farlo agli altri, prendendosene le responsabilità e, in caso di vittoria, gli onori. Ma tutto sommato, anche quando si vince una guerra, cosa si ottiene, cosa cambia effettivamente? Cosa accade di buono, che non sia povertà, desolazione, distruzione, spopolamento, morte. La guerra non migliora, non risolve, non cancella niente, al contrario, scrive altre tristi storie con la penna rossa sul libro della nostra storia.

PUO' ESISTERE UNA GUERRA "GIUSTA"?

La guerra non è mai giusta. Neanche la guerra per la pace. Inoltre che senso ha cercare la pace con la guerra? Si ottiene solo quest’ultima. Che senso ha combattere per rivendicare eccidi, se poi con la guerra accade proprio questo? La verità è che spesso, più che cercare di risolvere le situazioni, passiamo direttamente al contrattacco, perché abbiamo questa stupida convinzione che la violenza risolva tutto, che la violenza si possa combattere solo con altra violenza. E cosa provoca? Ancora altra violenza. Provoca stragi, provoca catastrofi. E in questo di giusto non c’è davvero nulla. È inutile portare avanti la storia della “guerra giusta” che può essere attuata seguendo le regole del “ius in bello” (cosa è lecito fare in guerra). La guerra è sempre sbagliata, e sempre ingiustificabile. È inutile parlarne tanto se poi noi stessa la assecondiamo. Parliamo tanto di un mondo di pace e fratellanza, e poi crediamo nella guerra giusta. Anche se è un concetto discutibile, a parer mio è impossibile ottenere un mondo così se fondiamo tutto sul conflitto come mezzo, perchè la guerra è sempre, e in ogni caso o circostanza, la scelta peggiore.

Rita Chiara Scarpaci

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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