“Se non ti piace quello che vedi, cambia il tuo modo di guardare”
Molto spesso riteniamo alcuni film o troppo “banali” o non belli, ma guardandoli ci accorgiamo che sono proprio questi i film che riescono a catturarci, a farci percepire la realtà in modo diverso.
Come il film di “Wonder” in cui un bambino di dieci anni, Auggie, è affetto da una malattia , la “sindrome di Treacher Collins”, che gli impedisce una vita normale. Subisce diversi interventi chirurgici per migliorare aspetti semplici della sua vita, come l’udito, il respirare, il vedere, rendendo però il viso ancora deforme. Per questo egli indossa sempre un casco da astronauta, per sentirsi protetto dal mondo esterno. In questo film sono presenti diversi temi importanti su cui riflettere, come ad esempio il forte legame di Auggie con la famiglia, che grazie alla fiducia che gli dà, lo aiuta a credere in sé stesso e a saper affrontare le difficoltà della vita. Il passaggio a scuola rappresenta per Auggie l’ingresso nel mondo, poiché per la prima volta dovrà confrontarsi con i suoi coetanei, superare gli sguardi, i tradimenti, l’essere deriso, insultato…Ma anche se è difficile, Auggie con la sua intelligenza e la sua bontà riesce a superare qualsiasi ostacolo, qualsiasi forma di bullismo, conquistando l’amicizia di tutti i compagni.
Una frase che mi ha colpito e che porterò come insegnamento di vita è “Se non ti piace quello che vedi, cambia il tuo modo di guardare”. Infatti tutti noi dobbiamo osservare senza paura, senza pregiudizi chi è diverso, poiché ognuno di noi è diverso, riuscendo a vedere dentro l’anima di ogni essere. Dobbiamo quindi imparare ad aprire la nostra mente, senza soffermarci solo al bello. Io mi ritengo una ragazza fortunata perché, come Auggie, ho una famiglia che rispetta le mie scelte dandomi insegnamenti e valori che sembrano alcune volte a noi ragazzi sbagliati ma che nel futuro ci aiuteranno a vivere meglio in una società che tante volte si presenterà crudele, con ostacoli da superare. Ci saranno momenti che ci faranno anche male, ma l’importante è risolvere tutto a testa alta, senza maschere e con rispetto e valori indelebili. Ricordando che solo rispettando gli altri si riesce a crescere meglio e diventare una persona pulita, forte e felice.
Angelica Maria Fugazzotto
Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.