Il “muro della gentilezza” che abbraccia i senzatetto ma non solo.
E’ il muro della gentilezza di Milano e appesi ci sono vestiti, scarpe, coperte a disposizione di chi ha bisogno.
C’è chi lascia e chi ritira… Qualcuno lascia il superfluo e altri prendono senza dover chiedere aiuto.
La gentilezza è anche aiutare chi non conosciamo, la gentilezza è un sorriso e soprattutto un cappotto caldo.
La parola d’ordine è condividere e il nome dato si spiega con la voglia di farne un momento di scambio fra le persone, qualcosa che possa tornare utile alla cittadinanza.
L’iniziativa è partita dai ragazzi del centro culturale Il tempio del futuro perduto ed è stato organizzato in uno spazio abbandonato della città.
Inaugurato martedì 7 gennaio, in poco tempo ha visto tantissime donazioni. “Qui si può venire anche di notte – racconta una giovane volontaria – ed è questo il bello. Non devi nemmeno bussare, prendi ciò che ti serve”.
Fuori il muro della solidarietà, dentro il muro di libri, condivisione anche book sharing: i volumi passano di mano in mano, vengono letti e poi lasciati.
È proprio questo il bello del wall of kindness: si aiuta chi ha bisogno abbattendo il muro della vergogna e della dignità. Chi normalmente non si metterebbe in fila alla Caritas, chi prova imbarazzo a mendicare, chi non vuole chiedere una mano, qui silenziosamente può farlo.