UN GIORNO DA RICORDARE PER MAI PIÚ DIMENTICARE
Lunedì 27 gennaio, “Giornata della Memoria”, l’Istituto Comprensivo di Villafranca Tirrena, retto dalla Prof.ssa Ester Elide Lemmo, ha tenuto un incontro in Aula Magna, ricordando le vittime dell’Olocausto. A questo incontro hanno preso parte diversi rappresentanti delle istituzioni: il sindaco dr. Matteo De Marco, l’assessore alle politiche giovanili dr. Nino Costa, il luogotenente della stazione dei Carabinieri dr. Claudio Storia, la Dirigente prof.ssa Ester Elide Lemmo, la referente del Progetto Legalità Caterina Catona; ricordiamo, inoltre, gli interventi del Prof. Giuseppe Restifo (Università di Messina), del Dott. Claudio Staiti (Dottore di ricerca di storia contemporanea dell’Università degli studi di Messina) e la toccante testimonianza della Sig.ra Irith Wolfenstein, nipote di nonni deportati ad Auschwitz. Durante l’incontro i ragazzi delle terze hanno realizzato alcuni cartelloni e letto brani accompagnati da un sottofondo musicale. Lettura brani: la III A e la III E si sono soffermati sulle Leggi di Norimberga e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la III B è tornata a riflettere sulla testimonianza Liliana Segre, la III C sul senso stesso e sul significato profondo della Giornata della Memoria, mentre la III D ha proposto la lettura della poesia Auschwitz di Salvatore Quasimodo.
L’orchestra, formata da alcuni elementi della II e della III B, ha suonato i brani Schindler’s List e Ave Maria, cantata dal Soprano Maria Rita Saccà, tali brani sono stati appositamente scelti dai professori di musica Marco Agelao, Maura Bringheli, Carmela Calafato e Annalisa Messina. C’è stata anche un’esecuzione da parte della solista della I B Gemma Marotta, accompagnata dal professore di chitarra Marco Agelao. La signora Irith Wolfenstein ha raccontato di come i suoi nonni, poeti e scrittori, siano stati deportati ad Auschwitz. In particolare la signora Irith, si è soffermata sulla vicenda riguardante il nonno paterno, Alfred Wolfenstein, ricordando la “Notte dei Cristalli” del 1938, in cui furono bruciati i libri da lui scritti. In seguito fuggì a Parigi, dove poco dopo morì. Di recente, in Germania, al signor Wolfenstein hanno dedicato un’associazione e una via. Ancora oggi, malgrado siano passati tanti anni da quei tragici avvenimenti, la Sig.ra Irith non ha ancora trovato la forza di andare in Germania e non guarda nemmeno i documentari per paura di vedere i propri parenti.
Marianna Federico
Antonio Giordano
Giusi Guerrera
Valeria La Greca
Valeria Sottile
2°B