Il direttore di 24live.it – Barcellona incontra la redazione della “Foscolo”
Il Direttore della redazione della testata online “24live.it-BarcellonaNews”, Giuseppe Puliafito ha incontrato venerdì 31 gennaio 2020, nell’ambito delle attività del laboratorio di Giornalismo, i “giornalisti in erba” della scuola secondaria di primo grado “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto per parlare con loro di “Informazione online di qualità al tempo dei social”, del proprio percorso professionale e del ruolo del giornalista oggi, scambiandosi anche i diversi punti di vista.
“La vita di un giornalista non è facile” – ha testimoniato il direttore Puliafito – “ma è la passione che porta avanti un lavoro, soprattutto quello del giornalista.”
L’idea, infatti, di creare un giornale online è nata proprio dalla passione e dal desiderio di voler scrivere online della città di Barcellona, e sono solo notizie di cronaca nera o giudiziaria, ma di ogni genere, soprattutto positive. Nel 2003 aveva già iniziato a lavorare al quotidiano “Giornale di Sicilia”, una grande palestra a contatto con colleghi di esperienza pluridecennale, ma purtroppo nel 2010 si è manifestato un calo di lettura e, di conseguenza, anche di produzione. Così con la moglie Flaviana Gullì decise di creare “24live.it”, un giornale online che informasse a 360 gradi sulle notizie del comprensorio barcellonese.
Dopo questa introduzione, ai ragazzi è poi stato spiegato che fare il giornalista non è semplice come si crede oggi, pensando che basti scrivere una notizia su internet per diventarlo. Vuol dire, invece, avere la responsabilità di informare correttamente le persone e per questo bisogna sempre assicurarsi che la fonte da cui si prende la notizia sia veritiera. Ormai sui social media è infatti molto facile trovare fake news, come su Facebook, Instagram… ma distinguere le notizie false da quelle vere è altrettanto facile: bisogna verificare la presenza delle prove e delle testimonianze e, se la notizia non è uscita sui giornali più importanti, è probabile che sia falsa; ci si può assicurare anche dalle foto, che sono una prova visiva di ciò che è successo e solo in casi più rari vengono manipolate.
Un giornalista può anche ritrovarsi sul luogo dell’accaduto e a questo proposito il direttore Puliafito ha raccontato della sua presenza quasi immediata sul posto dopo la tragica esplosione del deposito di fuochi d’artificio in contrada Femminamorta del 20 novembre 2019, descrivendo ciò che ha visto e confessando ai ragazzi che quella è stata sicuramente una delle esperienze più brutte della sua carriera, nella quale sarebbe stato facile perdere l’obiettività e il rispetto per le vittime e, soprattutto, per i loro parenti che ancora vivevano nell’incertezza. In casi come questo, ha sottolineato, è meglio aspettare di essere sicuri sulle ipotetiche morti e sui feriti, ma soprattutto aspettare che i parenti delle persone in questione siano consapevoli di ciò che è veramente accaduto.
Il giornalista, però, non scrive solo di notizie che derivano dalla sua presenza diretta o da altre fonti verificate, ma spesso, quando si tratta di cronaca giudiziaria o cronaca nera, ne viene a conoscenza grazie ai comunicati stampa delle Forze dell’Ordine: Questura, Guardia di Finanza, Carabinieri, Vigili del Fuoco.. Spesso, poiché un giornalista deve sempre rispettare le leggi sulla privacy; quando avviene un arresto sono proprio loro a decidere se rendere noti i nominativi dei soggetti coinvolti, mentre riguardo alle denunce non è permesso fare nessun nome.
Il direttore Puliafito ha poi spiegato agli alunni la differenza tra “giornalista professionista” e “giornalista pubblicista”, entrambi iscritti all’Albo ma con differenze sostanziali, poiché il primo più esercitare esclusivamente questa professione mentre l’altro può svolgere anche un’altra attività. Lui stesso è un “giornalista pubblicista”, ovvero che non si occupa solo di giornalismo, poichè i guadagni di un giornalista non sono alti come si potrebbe immaginare, soprattutto in piccole realtà come il nostro territorio, e quindi avere un altro lavoro fa comodo economicamente. Ad esempio ha raccontato che, quando lavorava per il “Giornale Sicilia”, veniva pagato solo cinque euro ad articolo, un’inezia se si pensa alla fatica che c’è dietro a un “pezzo”!
Infine, naturalmente, il direttore di “24live.it” è stato curioso di conoscere il punto di vista dei ragazzi sulla città di Barcellona, sui suoi problemi, parlando non solo del problema della raccolta dei rifiuti o della sporcizia, ma anche dell’inciviltà di molti cittadini che rende vana la fatica di altri, sui ponti da ricostruire, sulle mareggiate che non sono la sola causa della distruzione del litorale… Come curatore anche della rubrica e del concorso “24liveSchool”, egli trova infatti molto interessante l’opinione che i giovani studenti esprimono nei propri articoli – molti dei quali gli giungono ogni anno proprio dalla redazione della scuola “Foscolo” che si è sempre distinta in tal senso – ma vorrebbe anzi che osassero di più nel cogliere le criticità della loro città e suggerissero delle possibili e fattibili soluzioni agli stessi, rammaricandosi del fatto che molto spesso, una volta giunti alle scuole superiori, proprio quando dovrebbero avere un maggiore senso critico, essi abbandonino il più delle volte l’attività di giornalismo che tanto li ha appassionati. Ha augurato quindi agli alunni delle classi terze presenti a non fare questo errore perché si priverebbero di un importante strumento per capire la realtà che li circonda.
Alla fine dell’incontro, gli studenti della scuola secondaria “Foscolo”, molto contenti di accogliere un vero giornalista tra di loro, hanno quindi capito che per fare questo lavoro ci vuole esperienza, oggettività, pazienza e soprattutto passione. Ma la passione e il talento si coltivano, ed il risultato è il fiore più bello.
Chiara Munafò e Chiara Palella Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.