venerdì, Novembre 22, 2024
Comprensivo Foscolo BarcellonaIstituti della Provincia

LA “NOTTE DEI CRISTALLI”, L’INIZIO DELLA FINE

LA "NOTTE DEI CRISTALLI", L'INIZIO DELLA FINE

NOTTE DEI CRISTALLI: Sta per arrivare il 27 gennaio, giorno in cui si celebra la “Giornata della Memoria”. Ma il popolo ebraico non venne ferito solo nei campi di concentramento e poi di sterminio, bensì tempo prima. I primi atti di crudeltà del Führer risalgono infatti alla notte tra il 9 e il 10 novembre 1938, nella “Reichskristallnacht”, meglio nota come “notte dei cristalli”, in cui gli ebrei “morirono” per la prima volta.

LA "NOTTE DEI CRISTALLI", L'INIZIO DELLA FINE

Gli ufficiali del Nazionalsocialismo, in Austria, Germania e Cecoslovacchia, invasero le case degli ebrei, trentamila di loro vennero condotti nei primi campi di lavoro, quattrocento vennero uccisi, oltre millequattrocento sinagoghe vennero bruciate o distrutte, i negozi appartenenti ad ebrei vennero devastati, le vetrine distrutte a colpi di pietra, le casse, quadri e oggetti di valore furono rubati, ma ciò che non tornerà più nelle mani ebree sarà la libertà. I sacrifici di una vita andarono persi, non si poteva nulla dinanzi alla potenza di Hitler assecondato dal popolo tedesco.

LA "NOTTE DEI CRISTALLI", L'INIZIO DELLA FINE

La “notte dei cristalli”, per le violenze e le distruzioni che vi furono compiute, rappresenta quindi la prima tappa per “un punto di non ritorno”, quello che nel giro di pochi anni porterà allo sterminio quasi completo della popolazione ebraica nei territori soggetti al Terzo Reich durante la Shoah. Molti degli atti avvenuti in quella notte verranno ripetuti negli anni a venire, ma Hitler preferirà i campi di concentramento e le camere a gas alla violenza pazza ed incontrollata. Quella lunga notte sarà l’inizio della fine, la morte di innocenti, la sconfitta dei diritti dell’uomo. La Shoah è iniziata proprio quella notte e la “Giornata della Memoria” serve a ricordare tutti quegli orrori, ciò che è successo, una cosa così terribile che non si hanno parole per farlo. Ma bisogna ricordare, per non sbagliare più.

Salvatore Caravello

Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.