martedì, Novembre 5, 2024
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I reality show: programmi d’intrattenimento o “TV spazzatura”?

I reality show sono sempre più diffusi, tra italiani e stranieri, diventano sempre più numerosi. Si tratta di un genere di programma televisivo che si occupa di studiare i comportamenti umani, le reazioni, i sentimenti delle persone prevedendo che alcune persone selezionate, e abbondantemente pagate per fare ciò, vengano costantemente esposte alle telecamere, le cui riprese vengono poi montate e messe in onda per permetterci di assistervi. Le tipologie sono varie, ma spesso i vari programmi si assomigliano: programmi talent in cui la gente balla o canta, come in “Amici” di Maria de Filippi, oppure viene messa alla prova in un collegio di decenni scorsi, come ne “Il Collegio”, oppure viene osservata in una grande casa assieme ad altre persone, come ne “Il Grande Fratello”, o in cui personaggi famosi devono imparare a cavarsela su un’isola deserta, come ne “L’isola dei Famosi”… solo per citare alcuni dei più popolari in Italia.

I reality show: programmi d'intrattenimento o "TV spazzatura"?

Molti li criticano, perché spesso scadono nel cattivo gusto e nella volgarità, ma la maggior parte delle persone, spinta dalla curiosità e dalla voglia di immedesimarsi nelle vite dei concorrenti, sembra apprezzare e addirittura appassionarsi. Rimane comunque il dubbio: i reality show sono programmi di intrattenimento o “TV spazzatura”? Anche se io stessa ammetto di guardarli spesso, solitamente lo faccio per curiosità o semplice divertimento spicciolo, “sollazzo”, perché li considero comunque programmi frivoli e privi di un vero senso, in sostanza programmi che noi giovani definiamo “trash”. La spiegazione è semplice: è impossibile che una persona, anche la più onesta, non sia influenzata da un gran numero di telecamere puntate su di lei, che il suo comportamento sia lo stesso di quello che sarebbe stato senza telecamere. Inoltre, anche se alcuni affermano il contrario, sono convinta che la maggior parte di quanto vediamo sia falso, tutto recitato, che le persone vengano pagate per esagerare le situazioni, per creare scandalo, e creare gossip, quindi anche aumentare la popolarità del reality show. Spesso sono anche volgari e privi di contenuti..

I reality show: programmi d'intrattenimento o "TV spazzatura"?

D’altronde qual è l’utilità di vedere gente litigare per banalità o fare scenate impressionanti solo per ottenere visibilità? Molti, invece, affermano che ogni cosa che noi vediamo sia la realtà, che le persone selezionate siano in grado di non fare caso alle telecamere che spesso li riprendono anche da molto vicino o in caso di uno spostamento li seguono. Credono che comunque siano programmi d’intrattenimento, da guardare quando è possibile, poiché sono solo uno svago. Sostanzialmente, se non quello di far ridere lo spettatore e coinvolgerlo in una realtà pressoché esagerata, per noi che siamo davanti allo schermo non ci sono molti aspetti positivi. Gli aspetti positivi sono per chi mette in onda i reality show, che grazie all’audience guadagna fior di quattrini, e a chi vi partecipa, che guadagna davvero tanto denaro senza fare sostanzialmente niente di difficoltoso, e che in più ottiene fama e successo. Nonostante ciò credo che la maggior parte della gente segua i reality solo perché ama il trash, i pettegolezzi che ne scaturiscono.

I reality show: programmi d'intrattenimento o "TV spazzatura"?

Ma se i reality show rientrano, senza alcun dubbio, nel calderone dei programmi spazzatura, allora la domanda è lecita: perché continuano a essere così popolari? Perché tutti li disprezziamo ma nessuno smette di guardarli? Perché, anche solo per capire a che limite si sono spinti questa volta, finiamo per guardarli anche noi. È impossibile negarlo, non sono programmi di alto livello culturale ma tutti noi anche una volta ogni tanto non possiamo fare a meno di guardarli. Ma rimangono comunque quello che sono: TV spazzatura, che toglie spazio ad altri programmi che potrebbero essere più interessanti ed educativi e di cui la gente spesso non parla o ai nemmeno fa molto caso.

Rita Chiara Scarpaci

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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