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Arancino o arancina? specialità e vanto della cucina Siciliana

Arancino o arancina? Domanda secolare che affligge e confonde tutti gli amanti del buon cibo tradizionale siciliano.

La prelibata seppur semplice palla di riso impanata e fritta soddisfa il palato di molti turisti, è un vanto per tutti i siciliani, in tantissime forme e varianti, con il classico ripieno al ragù, passando per il ripieno di burro o salmone fino al pistacchio, e resta una goduria assaporarne il sapore.

Arancino o arancina? specialità e vanto della cucina Siciliana

Tuttavia è in corso una “lotta senza tempo” tra i siculi occidentali e i siculi orientali per la terminologia da utilizzare quando si fa riferimento alla suddetta pietanza. Infatti, Palermo e la parte occidentale della Sicilia la chiamano arancina, per la tipica forma rotonda, mentre la zona orientale intorno a Catania la denomina arancino e la forma varia anche nella versione con la punta.

Arancino o arancina? specialità e vanto della cucina Siciliana

Partiamo dall’origine del termine: il nome arancino/a deriva dall’agrume, di cui l’isola è ricca, con cui condivide una certa somiglianza, dunque l’arancia. Allora si potrebbe pensare che sia giusta la versione femminile come credono i palermitani ma a Catania e dintorni pensano che la specialità sicula tragga il suo nome dalla pianta d’arancio e non dal frutto, quindi è masculu e non fimmina!

La questione è stata affrontata perfino dall’Accademia della Crusca e la conclusione a cui i linguisti sono giunti è la seguente: si dice arancino per anzianità! Le radici del termine maschile, infatti, risalgono al dizionario siciliano – italiano del 1857 (era borbonica).

L’ulteriore motivazione della correttezza del termine arancino è dettata dall’ambito del dialetto siciliano perché aranciu è pure il frutto dell’arancio. Tuttavia l’Accademia opta per la strada salomonica e, al di là dell’antichità del termine in versione maschile, considera corretta anche la forma femminile che in traduzione italiana è più corretta poiché il genere dell’arancia è, per l’appunto, femminile.

Detto ciò, l’importante è gustarsi questa prelibatezza da leccarsi i baffi, poco importa del termine giusto quando si tratta di ottima cucina.

Miriam Cambria V C BS

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