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IL CAPODANNO, USI E TRADIZIONI NEL MONDO

Capodanno sarà tra poco, cioè l’inizio dell’anno nuovo e anche del nuovo decennio: il 2020. Vedremo dappertutto fuochi d’artificio e brindisi di auguri, cenoni e riti di buon auspicio per l’anno che arriva.

IL CAPODANNO, USI E TRADIZIONI NEL MONDO

Nel mondo, però, non tutti i popoli festeggiano il Capodanno il primo di gennaio, come gli italiani. I Cinesi, ad esempio, lo festeggiano tra il 21 gennaio e il 20 febbraio, perché esso è basato sulla rotazione dei dodici animali zodiacali e il 5 febbraio si festeggerà il nuovo anno, quello del Maiale.

IL CAPODANNO, USI E TRADIZIONI NEL MONDO

Gli ebrei, invece, non hanno una data precisa per festeggiare Capodanno, ma esso ricade sempre all’inizio del settimo mese ecclesiastico. Viene suonato lo “shofar” e, per rappresentare la dolcezza dell’anno che verrà, si mangiano frutti molto dolci o immersi nel miele, datteri ecc… I credenti vanno in Sinagoga per poi recarsi in fiumi o laghi per celebrare le abluzioni come simbolo di purificazione.

IL CAPODANNO, USI E TRADIZIONI NEL MONDO

Il Capodanno indiano, al contrario, si svolge nel mese di ottobre o di novembre, senza una data precisa; esso simboleggia la vittoria del bene sul male e in quei giorni, come da tradizione, si accendono delle lampade o candele, dette “diya”. Si fa questo perché si celebra l’unione tra la dea Lakshmi con Vishnu e per tradizione a volte ci si scambia anche vestiti come i “sari”.

Gli americani lo festeggiano come gli europei, riuniti in famiglia, facendo gli auguri, brindando con bevande o cenando insieme, mentre per gli australiani il Capodanno, oltre a scoccare molte ore in anticipo rispetto al resto del mondo per via del fuso orario, inizia i suoi festeggiamenti già il giorno di Natale o anche prima, cioè a partire dal 30 novembre, che è il giorno di San Andrea.

Insomma, pur segnando l’inizio di un nuovo ciclo in base alle varie culture, nonostante gli usi e le tradizioni differenti, il Capodanno rimane sempre una festa molto attesa per qualsiasi popolo del pianeta.

Marta Saraò

Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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