giovedì, Novembre 21, 2024
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LA ZIRILLI AL CONCORSO “RICORDANDO ROSSELLA”

classe 2D scuola media Zirilli

RICORDANDO ROSSELLA, un’iniziativa promossa dall’Istituto Comprensivo “Luigi Pirandello” di Patti, in collaborazione con l’Istituto “Rita Levi Montalcini” di San Piero Patti, per ricordare Rossella Rampulla, due classi della  Scuola  Zirilli del Terzo Comprensivo di Milazzo hanno partecipato al Concorso. La giovane donna, madre di due figli e docente di Educazione Fisica è scomparsa improvvisamente il 14 dicembre 2009, ma in seguito alla volontà di donare i propri organi, già espressa in vita, cui hanno dato voce il marito Massimo Busco e i figli Simone e Matteo, ha restituito la gioia della guarigione ad altre quattro persone in attesa di trapianto.

Il concorso, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, intende sensibilizzare i più giovani sul tema della donazione, una scelta tuttora frenata da resistenze legate a pregiudizi o scarsa conoscenza e che necessita di un’azione capillare di informazione, per permettere agli adulti di domani di fare propria, consapevolmente e incondizionatamente, la cultura del dono.

Lo scorso 14 dicembre, presso il cine-teatro Beniamino Joppolo di Patti, si è svolta la cerimonia di premiazione delle scuole partecipanti, preceduta dal convegno ”SAPER COGLIERE L’ASPETTO VITA ALL’INTERNO DELLA PARABOLA DISCENDENTE MORTE”. In una sala gremita di studenti di tutte le età, in un silenzio carico  di emozione e commozione, si sono susseguiti gli interventi dei relatori e le toccanti testimonianze di persone ritornate alla vita grazie al trapianto. Sotto lo sguardo riconoscente ed emozionato del pubblico, hanno preso la parola anche i familiari di alcuni donatori, tra cui il marito di Rossella, Massimo, che con il racconto delle loro esperienze, hanno aperto un significativo spiraglio sulla possibilità di concepire la vita oltre la morte, trasformando il lutto in una grande opportunità, per sé e per gli altri. Nel corso della premiazione sono stati proiettati i video-messaggi e i cortometraggi realizzati dalle classi degli istituti partecipanti tra i quali, per la categoria Secondaria di I grado, la scuola Garibaldi ha meritato il primo posto, la scuola Zirilli la menzione speciale per il video prodotto dagli alunni della classe II D, “RICORDANDO ROSSELLA”, 

Nonostante la delicatezza e la complessità del tema, gli alunni hanno risposto con immediatezza, elaborando le idee, calandosi nei loro ruoli con sorprendente partecipazione emotiva e solidale, ispirati dal viso bellissimo e solare di Rossella ritratto in foto, incantati dalla gioia di vivere che l’immagine esprime, restituendo all’insegnante che getta il seme un albero dalla folta chioma. Pure questo è possibile imparare tra i banchi di scuola: leggere nei volti, nei gesti, nelle storie degli altri, scoprire modelli di umanità ed esempi da seguire.

Anche gli studenti della classe II B si sono messi in gioco partecipando al concorso con il videomessaggio “Il dono della vita” in cui hanno elaborato i loro pensieri e le loro riflessioni sul tema della donazione e, attraverso l’immagine del fiore che si schiude, hanno rappresentato la metafora della vita che si rinnova nel segno del dono gratuito e della solidarietà.

“L’amore è il solo fiore che possa fiorire senza l’aiuto delle stagioni” ( Khalil Gibran)

Le docenti Caterina Abbriano e Giusi Andaloro

LA ZIRILLI AL CONCORSO “RICORDANDO ROSSELLA”

RICORDANDO ROSSELLA: LA PAROLA AD UN ALUNNO DELLA II D….

Il mese scorso la nostra insegnante di italiano ci ha proposto di partecipare al concorso “Ricordando Rossella”, un’iniziativa promossa dall’Istituto Comprensivo “L. Pirandello di Patti” che riguarda un tema molto forte la donazione degli organi. Rossella Rampulla, una giovane donna che faceva l’insegnante di Educazione fisica, esattamente dieci anni fa ha perso la vita in seguito a un aneurisma cerebrale ma, grazie al gesto generoso del marito e dei figli che hanno rispettato la sua volontà, oggi continua a vivere in ben quattro persone a cui ha donato i suoi organi.

Dopo aver riflettuto sull’argomento, letto alcune storie e testimonianze di trapiantati e parenti di donatori, aver osservato insieme alcune foto di Rossella per conoscerla, abbiamo progettato tutti insieme un cortometraggio, scrivendo alcune storie di vita che poi avremmo interpretato. Abbiamo immaginato la storia di una nonna che, con un cuore nuovo, si prepara a riabbracciare i suoi nipoti; la storia di una bambina appassionata di karate che confida in una chiamata che le possa salvare la vita, quella di una giovane, non vedente fin da piccola, che può finalmente riabbracciare con lo sguardo i raggi del sole, e diverse altre storie, tutte accomunate dal fatto che in ognuna abbiamo cercato di far emergere l’importanza del dono come “possibilità di consegnare la parte migliore di sé nelle mani dell’altro”, realizzando la vera essenza dell’amore.

La classe è stata interamente coinvolta, dapprima con i singoli gli attori che hanno interpretato le varie storie, accompagnati da voci narranti, poi tutti insieme ci siamo riuniti in un caloroso abbraccio. La premiazione del concorso, che si è svolta lo scorso 14 dicembre, è stata molto toccante, soprattutto per ragazzi della nostra età che non pensiamo mai a questi aspetti tristi della vita. Abbiamo ascoltato le parole del vescovo, dei medici specializzati nel campo dei trapianti e poi le storie di familiari che hanno preso parte a questa giornata per ricordare i propri cari che hanno donato la vita ad altre persone con i loro organi. Durante la cerimonia ci siamo emozionati molto, soprattutto nel momento in cui siamo stati chiamati sul palco per ricevere una Menzione speciale insieme al nostro Preside Alessandro Greco e alla Professoressa Abbriano. Questa esperienza ha rappresentato una tappa molto importante per la nostra crescita, poiché abbiamo capito l’importanza che ognuno di noi ha nella vita, nelle piccole cose e nelle più grandi, perfino anche quando una vita finisce, perché anche il dolore della perdita si può trasformare in gioia se si sceglie di rendere felici tante persone che soffrono.

Matteo Trinchera, II D Zirilli

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