venerdì, Novembre 22, 2024
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Il presepe: admirabile signum

Il Majorana e la tradizione del presepe

E’ tempo di scelte e di riflessione e, nel magico periodo di gioia e di pace che precede il santo Natale, la famiglia del Majorana ha pensato di accogliere tutta la comunità che vive la nostra scuola o che vi si avvicina in questi giorni con quello che universalmente rappresenta il simbolo della natività: il presepe.

Il presepe: admirabile signum
Il presepe: admirabile signum

Proprio accogliere perché una piccola ma “sentita” mostra di presepi è stata allestita negli ampi spazi dell’androne di ingresso dell’Istituto Tecnico Tecnologico Majorana così come in alcuni altri ambienti, quali gli uffici e gli spazi comuni, facendo proprio l’invito del Santo Padre, Papa Francesco che, proprio nei primi giorni del mese di dicembre, ha sollecitato a riscoprire e rivitalizzare la pratica della preparazione del presepe nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri.

Il presepe: admirabile signum

Per la seconda volta nel suo pontificato Papa Francesco si è recato a Greccio, il paese umbro nel quale, nel lontano 1223, San Francesco istituì la prima natività per capire il vero significato del presepe e tornare così all’origine del senso del Natale.  Qui Papa Francesco ha firmato la lettera apostolica “Admirabile signum” sul significato e il valore del Presepe, “un segno che suscita sempre stupore e meraviglia”.

Il presepe: admirabile signum

In quella scena si onora la semplicità, si esaltà la povertà, si loda l’umiltà. La capanna dove Giuseppe e Maria Vergine accudiscono il Gesù bambino è, infatti, un inno alla semplicità, alla povertà, al raccoglimento silente, al riparo. L’altezza spirituale e umana di questi temi nel presepe acquisisce spessore non solo cristiano, ma dimensione terrena e universale, come la vita, la maternità, l’infanzia, la sofferenza, la povertà, l’oppressione, la persecuzione.

Ecco il fascino del presepe che col suo carico simbolico travalica la stessa fede cristiana e diventa segno universale per tutti gli uomini e le donne dal cuore semplice e dalla vita umile per un messaggio carico di pace e di speranza-.

Perchè il presepe suscita tanto stupore?” si chiede il Santo Padre. “Anzitutto perché manifesta la tenerezza di Dio. Lui, il Creatore dell’universo, si abbassa alla nostra piccolezza” ….“comporre il presepe nelle nostre case ci aiuta a rivivere la storia che si è vissuta a Betlemme”…”la sua rappresentazione nel presepe aiuta ad immaginare le scene, stimola gli affetti, invita a sentirsi coinvolti nella storia della salvezza, contemporanei dell’evento che è vivo e attuale nei diversi contesti storici e culturali”…..”davanti al presepe la mente va volentieri a quando si era bambini e con impazienza si aspettava il tempo per iniziare a costruirlo”.

Il presepe incarna sì il mistero dell’incarnazione ma è soprattutto un inno alla Vita e all’Uomo. E’, come dice papa Francesco, la rivoluzione dell’amore e della tenerezza, della gioia.

Si annuncia una grande gioia nella nascita del Salvatore e la gioia è un valore indiscutibile, assoluto come l’amore.

L’augurio a tutti è quello di un Natale di amore e di gioia!

Franca Genovese

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