La donna: bella come il sole e dolce come lo zucchero.
La donna: Il 25 novembre si è celebrata la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro la donna. Questa è una ricorrenza molto importante, che ci deve portare a pensare che è il momento di capire che le donne non si sfiorano neanche con un dito. La mia scuola ha investito molto tempo su questo tema. Tutte le classi, ma soprattutto le terze, si sono impegnate con produzioni scritte, cartelloni, video per poter riflettere su questa grave problematica, affinché arrivi, anche dagli adolescenti, quali noi siamo, un forte e chiaro messaggio di condanna alla violenza sulle donne. Purtroppo i dati ci dicono che in Italia e nel mondo, ogni quindici minuti una donna subisce atti di violenza. È il momento di finirla! La data del 25 novembre non è di certo stata scelta a caso.
Infatti proprio in questa data nel 1960, le tre sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubbliche Dominicana, sono state uccise. Quindi, a mio avviso, non può essere che giusto, mandare un messaggio a noi ragazzi che piano piano” scopriamo” la vita. Per questo in nostro istituto ha organizzato un percorso formativo sulla gestione delle “emozioni”, tenuto da una psicologa, la dott.ssa Carmen Duca, che ha coinvolto tutte le classi terze. Un tema che non va sottovalutato, perché è importante conoscere e imparare a gestire le nostre emozioni. Ad esempio la rabbia, se non viene controllata genera reazioni violente; invece se impariamo a gestire le nostre emozioni, possiamo rapportarci con più serenità gli uni con gli altri. La violenza non risolve mai nulla, ma peggiora le cose. Allora la domanda sorge spontanea: Cosa dobbiamo fare? Possiamo evitare tutto questo? Imparare a gestire questi nostri stati d’animo può permettere di risolvere i problemi, qualunque essi siano;
non scateniamoci con violenza sulle donne “belle come il sole e dolci come lo zucchero”, anzi trattiamole sempre meglio e cerchiamo di far diminuire i dati dei sondaggi. Un mondo senza donna sarebbe come un albero d’inverno che senza le foglie è triste, senza le foglie non ride, non fiorisce, senza le foglie non vive.
Angelo Tamburella classe III E
Istituto comprensivo D’Alcontres Barcellona P.G.