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“NON UCCIDETE I NOSTRI SOGNI!”

Femminicidio, parola fin troppo attuale, significa letteralmente “uccisione e violenza su donne e ragazze” ed è un evento che nasce per lo più dalla gelosia e dal possesso. L’uomo tende infatti ad esercitare su donne e ragazze tutto il suo potere, soffocando ed eliminando dalla loro vita i diritti propri dell’essere umano: leva loro il lavoro, le amiche, ma soprattutto la libertà di essere se stesse e le fa diventare dipendenti da lui. Così quello che l’uomo attua per difendere la propria donna, per averla solo ed esclusivamente per sè, porta spesso al “femminicidio”, che in poche parole possiamo dire che le toglie l’ultima libertà, la libertà di vivere, un diritto che ogni persona, senza distinzione di razza, di cultura, di religione, di lingua, di genere, deve avere. Senza arrivare agli atti estremi, ci però spesso sono situazioni molto brutte, che a pensarci viene la pelle d’oca, in cui l’uomo, per compiere violenza o ucciderla o umiliarla, butta alla donna addosso dell’acido, di solito in faccia. Jessica Notaro, ad esempio, una delle tante donne sfregiate dal proprio ex negli ultimi anni, ha perso un occhio in questa bruttissima situazione ed oggi, dopo tante operazioni, porta una benda sul viso ma non ha perso la forza di lottare e la voglia di vivere. Ma la cosa più brutta è anche quando, in mezzo alle violenze domestiche, ci sono i bambini. I bambini devono avere una vita tranquilla, ma soprattutto felice e allegra, e proprio per questo che alcune donne, in queste terribili situazioni, chiamano i centri Antiviolenza: per cercare ospitalità, abbandonando la propria casa e denunciando chi era stato a far loro del male. Invece altre vittime sono ritornate con lo stesso uomo che le aveva picchiate e violentate, magari perché aveva promesso loro di cambiare.

“NON UCCIDETE I NOSTRI SOGNI!”

Ma secondo me non è mai così e bisogna decidere diversamente, senza illudersi. Informandomi meglio sul problema, ho capito che il colore rosso indica il sangue versato per ciascuna donna che muore in queste situazioni, ed ecco perchè si usano scarpe rosse, borse rosse, vestiti rossi: per ricordare le nostre sorelle vittime di femminicidio e violenze. Non basta però solo ricordare. Bisogna reagire gridando STOP al FEMMINICIDIO, STOP alle VIOLENZE contro le donne, perché senza violenze e uccisioni potremmo salvare più di centomila di donne e ragazze che soffrono per le torture di un essere che il più delle volte dice di amarle. Un milione e più di donne: è come se si uccidesse una donna sola un milione di volte. Salviamo quindi le nostre sorelle facendo avere loro il proprio futuro. Facciamo vedere agli uomini che, se anche siamo donne o ragazze, le stesso siamo forti e coraggiose. Aiutiamo il nostro mondo a cambiare e a dire sempre e comunque: “STOP AI FEMMINICIDI E ALLE VIOLENZE. NON UCCIDETE I NOSTRI SOGNI”. Perché ognuno di noi ha il diritto e il dovere di vivere senza violenza, senza essere dipendente da nessuno, diritto ad essere se stesso, aiutando gli altri e avendo una vita tranquilla e serena.

Asia Giurdanella

Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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