venerdì, Novembre 22, 2024
Costume e SocietàParliamo di....

In dono a Betlemme un frammento della mangiatoia della sacra culla

A Betlemme il 1° dicembre l’accensione dell’albero di Natale dopo la processione nella quale è stato presentato il dono del papa Francesco, un frammento del legno della mangiatoia della sacra culla di Gesù.

In dono a Betlemme un frammento della mangiatoia della sacra culla

Quest’anno l’accensione dell’albero in Piazza della Mangiatoia a Betlemme ha un sapore diverso dal solito. Non c’è bisogno di aspettare che cada la sera per dare il via alle celebrazioni, la festa comincia fin dal mattino quando nella città dove è nato Gesù arriva un dono speciale, inviato personalmente da papa Francesco, una particella della reliquia della sacra culla conservata a Roma da quasi quattordici secoli.

Un altro frammento di memoria che torna dopo centinaia di anni in un luogo dove tutto parla della natività anche se i cristiani a Betlemme città sono meno dell’1 per cento dell’intera popolazione.

In dono a Betlemme un frammento della mangiatoia della sacra culla

Un regalo fatto secoli fa dal patriarca di Gerusalemme San Sofronio a papa Teodoro, originario di queste terre, custodito nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma da dove proviene e oggi, quel lungo viaggio cominciato 7 secoli fa si è concluso proprio nel giorno tradizionalmente riservato all’accensione di un altro dei simboli del Natale: l’albero che svetta nella piazza centrale del paese.

L’albero è un simbolo cristiano molto antico, già nel primo libro della Bibbia si fa riferimento all’albero della vita sul quale allungano le mani Adamo ed Eva che però si trasforma in albero della morte; nel tempo di Natale si accende l’albero di Natale ed è una consuetudine iniziata nel Medioevo per ricordare che con la venuta di Gesù l’albero torna ad essere l’albero della vita e non più albero della morte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.