IO NON SONO TUA, IO NON SONO UNA PROPRIETA’
Giornate, momenti grazie ai quali riflettere particolarmente su “piaghe” quotidiane che ormai da anni sovrastano la nostra società, il nostro mondo… Ed è per questo che il Majorana come sempre cerca di dare opportunità di crescita culturale ed umana, in modo da coltivare i valori dell’umanità, perché prima di essere studenti siamo Uomini e Donne.
Giorno 25 novembre, giornata dedicata alla violenza sulle donne, ed in particolare alla violenza di genere, le classi quarte dell’istituto mamertino hanno assistito ad un convegno tenuto dall’Osservatorio violenza e suicidi, che proprio in Sicilia fonda le sue radici, in modo da “prevenire” ed in un certo senso far capire che non tutto ciò che osserviamo e “viviamo” può essere definito un comportamento normale. Un fenomeno difficile da combattere, così afferma il Dirigente Scolastico, prof. Stello Vadalà, nel suo discorso introduttivo, con cui sottolinea l’esigenza di sensibilizzare i ragazzi già dai banchi di scuola.
Ad inaugurare la mattinata è stato proprio il Dirigente Scolastico che, dopo aver ringraziato le quattro dottoresse relatrici presenti al tavolo della conferenza, ha invitato la dottoressa Sabino, referente siciliana dell’Osservatorio, presente in Italia in ben 9 regioni a relazionare sulla delicata tematica.
Durante la mattinata sono stati molti gli interventi delle dottoresse e del sindaco Formica del comune di Milazzo, avv. Formica presente all’evento. “Il 25 novembre- riferisce la dottoressa Sabino– non deve essere l’unica giornata in cui bisogna ricordare la violenza di genere, è necessario farlo per gli altri 364 restanti giorni”. Purtroppo, ormai le vicende e gli episodi di violenza e di abusi sono una routine quotidiana, ogni giorno se ne sente parlare ai telegiornali, sul web…
Nel 2019 è possibile tutto questo?! È ancora possibile sentire frasi sessiste e violente nei confronti delle donne?! Non capisci niente, non vali nulla, senza di me non sei nessuno, ti ammazzo, mi ammazzo, scusa non lo faccio più! E’ un’escalation di frasi all’ interno delle famiglie, delle giovani coppie, dei piccoli fidanzatini che a volte vengono minimizzate, fatte “scivolare”, per amore…
Tutto inizia per apprendimento, si sentono determinate frasi, si vedono determinati atteggiamenti e si pensa siano normali, il modo giusto per relazionarsi con gli altri, pensano gli uomini. La donna, invece, giorno per giorno perde la fiducia in se stessa, pensa sia lei quella “sbagliata”, lo fa per tenere la relazione in vita, la famiglia, i figli… tace e acconsente. Spesso la donna, come un uomo è portata a togliersi la vita per un amore, che poi, AMORE non è.
La dott. ssa Sabino ha fatto riflettere inoltre sul titolo dato al convegno, “Anatomia della violenza” perché appunto la violenza è un qualcosa che nasce dentro l’uomo, all’ interno del cervello. C’è una dinamica delle neuroscienze e, a spiegare proprio questo è stata la dottoressa Lorenza Galanti, la quale ha riferito che l’aggressività che insidia gli esseri umani, parte dagli animali che sono aggressivi per difesa e per nutrirsi. Nel caso dell’essere umano entrano in gioco invece le dinamiche a livello celebrale e psicologiche e quindi vi è l’unione tra la psicologia cognitiva e l’ambito scientifico.
Quante vite spezzate, cuori infranti… vite che non sono più vite…DONNE, MAMME abbiate il coraggio di chiedere aiuto, di denunciare perché ANCHE UN SOLO SCHIAFFO IN UN MOMENTO DI RABBIA E’ VIOLENZA.
Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subìto, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le sue ali che avete tarpato, per tutto questo: in piedi, signori, davanti ad una donna.
William Shakespeare
Marica Genovese IV C BS