25 novembre: giornata mondiale contro la violenza sulle donne
“Un uomo non può uccidere una donna per amore”
Panchine rosse, mostre e cortei per ricordare le donne che non sono state rispettate, che sono state private della loro dignità, della loro libertà, della loro vita. Troppe non hanno un’autonomia economica ed hanno difficoltà a denunciare, troppe si sentono sole e a fatica riconoscono di essere vittima di violenza se questa, si consuma tra le mura domestiche; troppe non sono riconosciute nelle loro competenze e si colpevolizzano. Tutto il paese deve mettersi in campo per fermare questa piaga. La donna non deve sentirsi sola se le Istituzioni sono dalla sua parte con concrete azioni di protezione. Serve una progettualità condivisa, un cambiamento di pensiero, di linguaggio, di cultura, di educazione all’affettività.
Chi uccide una donna, distrugge la sua vita e lascia i figli orfani, invisibili e senza tutela. Non è solo raptus o discontrollo …è malattia degli affetti … Ogni donna deve ascoltare il proprio cuore ma tenere sempre gli occhi aperti ed avere la forza di indietreggiare. Deve ricordare che
è bella, davvero bella ma solo per chi la sa guardare
Alda merini
Lucia Siragusa