SVAPARE e non fumare nuoce comunque alla salute
Svapare è il termine usato per indicare il nuovo modo di fumare, ossia, utilizzando la sigaretta elettronica che emette vapore simile al fumo.
Il fumo, fattore di rischio per malattie cronico-degenerative e soprattuto per malattie cardiovascolari e respiratorie (causa ne necessaria ne sufficiente a determinare da sola una grave patologia), sta diventando sempre più “causa” raddoppiando così la probabilità dell’insorgenza di un attacco al cuore e non solo.
Si aspira nicotina liquida, vaporizzata, anziché inalare tabacco bruciato.
Meno nocivo ma non privo di gravi effetti dannosi che mettono a rischio quella tanto inseguita (ricerche in campo medico e programmi di educazione sanitaria) “SALUTE”, bene assai prezioso.
I recenti studi hanno infatti identificato come ”causa molto forte” di gravi malattie respiratorie, una sostanza, presente nelle e-sigarette, la vitamina E acetato a base di Thc (uno dei principi attivi della cannabis).
Questo studio condotto dall’agenzia americana per il controllo e la prevenzione delle malattie,ha tra l’altro, determinato che tale vitamina possa non essere il solo agente tossico responsabile di causare gravi patologie.
Ad un campione di pazienti affetti da problemi respiratori, sono stati prelevati dai fluidi polmonari, tracce di vitamina E acetato, definita, ”potenziale tossina che desta preoccupazione“.
La nicotina vaporizzata può favorire l’ipertensione, il diabete, e soprattutto può nei più giovani interferire con lo sviluppo neurologico.
Persino le sostanze aromatizzanti usate per rendere più gradevole l’uso della sigaretta, pare possa esporre a rischi.
“Tra gli adolescenti ormai, svapare o fumare e’ quasi diventata una moda, un vezzo, un modo per sentirsi un po’ più grandi e maturi. È tutto un gioco senza però tener conto che la vita in discussione non è virtuale come quella che spesso si perde nei videogame, ma reale.
Nel mondo reale il danno fatto non è resettabile con un click come sulla tastiera di un gioco.
Il fumo non è soltanto un fattore di rischio per malattie gravi, ma altera anche le attività giornaliere determinando, per esempio, affaticamento e perdita della giusta e necessaria concentrazione .
Per il bene individuale e comune, pensiamo che sarebbe meglio smettere di fumare ma anche di svapare”.
( considerazioni conclusive degli alunni della IV C bs).