In Ungheria con Erasmus: esperienza da ripetere
In Ungheria con Erasmus: spesso ho sentito dire che viaggiare è una tra le esperienze più belle e formative che si possano fare, incredulo pensavo che altre fossero le cose che amavo fare, non ultima divertirmi con i miei amici e, soprattutto, non pensare ai compiti scolastici!
Non avrei mai creduto possibile che si potessero fare entrambi le cose, studiare e divertirmi intendo, raggiungendo un così alto grado di soddisfazione, infatti quando l’Istituto Comprensivo D’Alcontres, scuola che frequento, mi ha proposto di partecipare al progetto ERASMUS con un viaggio in Ungheria, ho pensato che era l’occasione giusta per fare una “vacanzella” fuori programma, per allontanarmi dagli impegni scolastici e divertirmi con i compagni.
Giorno 13 ottobre io e altre tre compagne, accompagnati da altrettanti docenti della stessa scuola, siamo partiti per trascorrere sette giorni in Ungheria Paese che, come il nostro partecipa al progetto ERASMUS.
Alle 3:00, davanti alla scuola, è iniziato il viaggio che ci avrebbe portati all’aeroporto di Catania. Questo è stato il mio primo volo in assoluto, era tanta l’emozione e anche un poco la paura, lo confesso, ma una volta decollati ha prevalso in me l’entusiasmo. Arrivati all’aeroporto di Budapest, un bus ci ha portati ad AJKA un paese molto tranquillo. L’incontro con le famiglie che ci hanno ospitati è stato emozionante, la mia era composta da tre persone alle quali io, come vuole la buona educazione, ho donato dei regali che insieme alla mia famiglia avevo comprato per loro.
La “vacanza” è iniziata con la visita alla città, mentre nei giorni seguenti abbiamo incontrato ragazzi provenienti da vari Paesi europei in una bella scuola molto grande e pulita dove ogni alunno aveva a disposizione un proprio armadietto, cosa che avevo visto solo nei film americani e che mi è piaciuta molto.
Ogni mattina facevamo colazione e poi ci dedicavamo a varie e interessanti attività didattiche.
Il primo giorno, orgogliosamente, abbiamo presentato un power point, in inglese, sulla nostra Sicilia.
Devo dire che questa è stata la cosa più difficile, comunicare in inglese, perché lì era l’unico mezzo di comunicazione, ma questo ci ha spronati ad utilizzare la lingua “d’oltre manica”, con risultati più o meno entusiasmanti, ma assolutamente entusiasmanti sono state le cose fatte ed apprese in quei giorni, i ragazzi conosciuti, la condivisione di esperienze, la scoperta di modi diversi di trascorrere la quotidianità, cibi nuovi, anche se non paragonabili ai nostri!!!
Abbiamo trascorso l’ultimo giorno a Budapest, bellissima città, e alloggiato in un appartamento, siamo stati svegli tutta la notte a parlare ed a scambiare opinioni ed impressioni sui giorni trascorsi insieme.
Solo tornando a casa, a Barcellona, mentre, come un fiume in piena, raccontavo ai miei genitori tutto ciò che avevo fatto in Ungheria, mi sono reso conto di quanto era stata importante, formativa e istruttiva quella che avevo chiamato, ingenuamente, “vacanzella”, mi sono reso conto che “avevo studiato”, avevo imparato tanto e la cosa mi era pure piaciuta molto!!!
Tutto per me è stato emozionante e molto interessante, insomma un’esperienza da ripetere, un’ottima occasione che l’Istituto Comprensivo “D’Alcontres” di Barcellona P.G., da due anni, offre ai propri studenti.
Raffaele Perdichizzi
IC “D’Alcontres” classe II sez.C