Il coding: trova sempre più spazio nelle scuole la formazione informatica
Coding: Si è appena conclusa l’EU CodeWeek, la Settimana Europea del Codice e si parla tanto di “coding” negli ultimi tempi. Ma cos’è e in che cosa consiste? “Coding” letteramente significa “programmazione informatica” ed è come se si parlasse nella lingua dei computer per assegnare comandi e compiti. Questo stimola la logica e permette di risolvere un problema un pezzo alla volta. Il coding serve, per esempio, a programmare robot e giochi ed e esistono molti programmi per svolgere questa attività: i due più famosi sono però il programma “Scratch” e la piattaforma “Code.org“.
Scratch permette, tra l’altro, di poter programmare mini-giochi o scene in movimento. Inoltre è abbastanza semplice e più intuitivo della programmazione classica perché non si dovrà scrivere il comando da eseguire ma solamente mettere dei mattoncini uno sopra l’altro.
“Code.org”, invece, è la piattaforma ideale per chi inizia da zero ad approcciarsi al coding in tutte le sue forme. Lì si potranno vedere video, fare mini giochi e risolvere i problemi. Si potrà anche provare una modalità chiamata “L’ora del codice”, che permette di svolgere un’ora di coding pure in una lezione in classe o con lezioni tecnologiche con diverse ambientazioni. Viste le sue potenzialità didattiche in più discipline e la sua attrattiva giocosa, negli ultimi anni si è cominciato a usare sempre più il coding nelle scuole per permettere alle nuove generazioni di studenti di poter apprendere in modo loro congeniale e per poter dare loro i concetti di base dell’informatica, cioè gli elementi di programmazione, attraverso il gioco.
Salvatore Bucca
Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.