ZIRILLI GIUSEPPE LUCIFERO, IL GRANDE PIONIERE MILAZZESE
ZIRILLI GIUSEPPE: Lo scorso 17 ottobre in rappresentanza della scuola Zirilli del Terzo Istituto Comprensivo guidato dal Dirigente Scolastico Alessandro Greco, una piccola delegazione di noi alunni di terza ha partecipato a palazzo D’Amico al XLVI congresso MIVA (Moltiplicatori Italiani Viticoltori Associati), su gentile invito del dottor Massimo Tricamo. In tal modo io e i miei compagni abbiamo avuto l’opportunità di conoscere aspetti per noi nuovi del nostro territorio e dell’illustre personalità cittadina di cui la nostra scuola porta il nome.
Dopo i saluti del presidente MIVA Mario Maiorana e del sig. Giuseppe Alessio Maimone, rappresentante dei vivaisti milazzesi, ha aperto gli interventi il dottor Tricamo, storico milazzese che mi ha veramente appassionato con la sua esposizione. Ha parlato della storia vitivinicola milazzese e del fatto che la mia città, verso la fine dell’Ottocento, uno dei più importanti centri italiani di produzione di barbatelle. In quest’attività a distinguersi fu proprio Giuseppe Zirilli Lucifero (1844-1907), il quale ebbe l’idea di coltivare la vite americana e piantare le barbatelle, cioè le piantine di vite con le radici “a babba”, innestandole con le viti locali per sconfiggere la filossera, un flagello che all’epoca colpiva e distruggeva le viti.
Inoltre il dottor Tricamo ci ha mostrato e spiegato alcuni documenti storici esposti nelle sale del Palazzo, risalenti alla fine del XIX secolo, alcuni dei quali si riferivano, oltre che a Giuseppe, anche al padre, Stefano Zirilli, patriota italiano e militare apprezzato, che prese parte alla campagna garibaldina, esperto enologo e viticultore. Stefano Zirilli fu anche sindaco di Milazzo e fondatore della Biblioteca comunale nel 1869.
Sicuramente è stata una bellissima occasione di conoscenza e approfondimento delle nostre radici, che a volte ignoriamo oppure dimentichiamo mentre, al contrario, dovrebbero essere sempre vive e presenti. Attraverso il racconto del passato e il ricordo di grandi uomini come Giuseppe e Stefano Zirilli si costruiscono identità, consapevolezza e cultura, presente e futuro.
Una cosa è certa: adesso sono ancora più orgogliosa di frequentare la scuola intitolata a Giuseppe Zirilli Lucifero.
Sara Mandrich, 3 B