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L’EU Code Week un appuntamento immancabile per l’I.C. “Foscolo”

L’EU Code Week un appuntamento immancabile per l’I.C. “Foscolo”

Code week: Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto, sempre attento a presentare ai suoi alunni un’offerta formativa al passo con i tempi, non poteva mancare all’appuntamento con la “EU CodeWeek 2019”, ossia la Settimana europea dedicata al Coding che ormai si svolge ininterrottamente dal 2014. Il termine inglese “coding”, oggi a noi sempre più familiare, può essere tradotto in lingua italiana con la parola “programmazione”. Parliamo ovviamente di programmazione informatica ma non nel senso più tradizionale con il quale utilizziamo questo termine.

Con il coding bambini e ragazzi sviluppano infatti soprattutto il “pensiero computazionale”, cioè l’attitudine a risolvere problemi più o meno complessi e il termine indica, quindi, un tipo di programmazione diversa per molti aspetti da ciò che comunemente intendiamo e che consiste nel “dialogare” in modo semplice e intuitivo con il computer, ossia nel formulare una serie di semplici comandi che saranno sviluppati ed eseguiti da un calcolatore. Grande successo sta riscuotendo invece questo nuovo metodo nelle scuole, poichè stimola e favorisce la ricerca di soluzioni attraverso procedimenti che prevedono la combinazione di vari metodi, applicabili anche nell’ambito di quelle discipline, come italiano o arte o musica, non tradizionalmente legate alla sfera matematico-scientifica. Proprio per questo suo essere metodo didattico innovativo trasversale e per l’immediata curiosità, interesse e motivazione che esso suscita negli alunni che vi si accostano, il coding trova quindi sempre più spazio nella quotidianità scolastica. Il grande appuntamento dell’’EU CodeWeek, la settimana europea della programmazione voluta dalla Commissione Europea per stimolare i ragazzi delle scuole comunitarie ad approcciare l’alfabetizzazione digitale, forti nel credere – così come dichiarato dal commissario europeo per l’economia e la società digitale Mariya Gabriel – che “solo lavorando con le giovani generazioni e dando loro abbastanza opportunità per prepararsi per i loro progetti futuri, l’Europa nel suo complesso avrà successo nella corsa globale al digitale”, non può mancare però di coinvolgere le scuole in un grande evento collettivo.

Già negli anni scorsi il progetto si è rilevato un grande successo e in sei anni il numero dei partecipanti è cresciuto da 10.000 a 2,74 milioni, con età media di 12 anni. Lo scorso anno, ad esempio, gli eventi europei legati all’iniziativa sono stati 43.657 e hanno coinvolto oltre il 10% delle scuole, con l’Italia paese più attivo con le sue oltre 20.000 attività. Dal 5 al 20 ottobre 2019, quindi, anche nell’Istituto Comprensivo “Foscolo”, come in molte scuola europee, l’evento della “EU CodeWeek 2019” è stato occasione per dedicarsi, in tutti i suoi ordini – dall’infanzia alla scuola secondaria di 1° grado – a varie attività inerenti all’argomento. Esse prevedevano svariati momenti ludico-didattici adeguati all’età e, tutti coordinati dall’Animatore Digitale dell’Istituto Prof.ssa Mirabile, hanno visto gli alunni delle scuole primarie e della scuola secondaria cimentarsi, guidati dai loro preparatissimi e creativi docenti, in laboratori di pixel art, in percorsi guidati offline, le cosiddette attività unplugged anche con materiale riciclato, in attività di storytelling, in percorsi online e molto altro. In particolare nella scuola secondaria di 1° grado, oltre ai laboratori di pixel-art realizzati in numerose classi, altre attività molto originali e coinvolgenti hanno impegnato gli alunni, come il particolarmente innovativo “Percorso con il robot riciclato” della classe IIE, che ha coniugato in modo divertente il pensiero computazionale alle scienze motorie e all’area linguistica.  Sempre nella stessa classe è stata svolta anche l’attività “Competence CodyGame”, un gioco didattico in cui due squadre si muovono online su una scacchiera per raggiungere il target; le mosse sono basate sulle carte CodyRoby e ogni casella della scacchiera nasconde una sfida di competenze che gli alunni hanno messo in campo con entusiasmo. Anche la classe 1B si è impegnata nell’attività di coding con le prime fasi del laboratorio di storytelling sulla favola “Il cervo alla fonte” attraverso programmazione unplugged con frecce direzionali. Gli alunni, dopo aver letto, analizzato e schematizzato il testo individuandone gli elementi fondamentali della narrazione, hanno ricreato la favola seguendo un percorso in codice, successivamente riproponendo la narrazione con la programmazione visuale a blocchi di scratch e integrando aspetti dell’area linguistica con quelli dell’area matematica. Un’originale applicazione del pensiero computazionale all’apprendimento della grammatica è stata realizzata, invece, nella classe 3B della scuola secondaria con il Laboratorio “CostruLEGO – Rappresentare la struttura di un periodo (paratassi e ipotassi)”, mentre altrettanto originale è stata l’attività di “decifrazione di codici” realizzata nelle classi IIC e IIIC. Partendo dal concetto di “tutela della privacy” e dai messaggi whatsapp, passando per esempi di codici simbolici e dischi cifranti, gli alunni sono stati infatti guidati nella costruzione del disco cifrante di Leon Battista Alberti per comunicare in codice.

Non meno coinvolgenti e creative sono state, tuttavia, tutte le attività che hanno impegnato gli alunni e le insegnanti dei tre plessi di scuola primaria dell’Istituto comprensivo nel corso della settimana, compresa una grande festa finale all’insegna del coding che ha visto i bambini del plesso “Fondaconuovo” riunirsi intorno al loro robottino Cody-Roby.

Insomma, anche quest’anno, pur tra qualche intoppo che ha impedito la realizzazione di laboratori di coding in tutte le classi nei tempi previsti, instancabili docenti e alunni hanno concluso la “EU CodeWeek 2019” dell’Istituto Comprensivo “Foscolo” tra giochi, risate e divertimento, ma soprattutto arricchiti da nuove esperienze e culturalmente cresciuti verso prospettive future.

Rita Chiara Scarpaci

Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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