Sviluppo sostenibile contro il cambiamento climatico
Sviluppo sostenibile, la piccola svedese Greta Thunberg con la sua determinazione è riuscita a scuotere milioni di persone in tutto il mondo e non è poco per un’attivista che si batte contro il cambiamento climatico, promuovendo lo “sviluppo sostenibile”. Il 20 agosto 2018 infatti Greta decide, a seguito dell’ondata di calore che ha colpito il suo paese ,di iniziare la sua “protesta” non andando più a scuola fino alle prossime elezioni che si sarebbero tenute in Svezia.
Durante quelle ore si sedeva davanti al suo Parlamento protestando per il clima, affinché venissero presi provvedimenti per abbassare le emissioni di anidrite carbonica. Dopo le elezioni del 9 settembre 2018 continuò a scioperare, ma solo il venerdì, e il suo slogan, oggi ormai conosciuto in tutto il mondo, era “Skolstrejk för klimatet” (Sciopero della scuola per il clima), lanciando così il movimento studentesco #fridayforfuture. La sua protesta ha fatto scalpore sui social e in tutto il mondo, così si è estesa anche in tutta Europa, dai Paesi Bassi all’Italia, dalla Germania alla Finlandia, dalla Danimarca all’Austria. Nel nostro paese, nel corso della “Terza Giornata Mondiale per il Clima” del 27 settembre 2019, hanno “scioperato” più di 350 mila persone solo tra Milano e Roma, a Genova 10mila, a Napoli 80mila, 50mila a Firenze, 20mila a Torino e Bologna e 10mila a Palermo e Bari, ma soprattutto a Foggia, dove un solo bambino davanti al comune con lo slogan “A keep on Eye on you” ha fatto scalpore. Insomma tutti erano presenti alla giornata di chiusura della #WeekForFuture. Le piazze erano coloratissime e quest’anno i numeri sono arrivati alle stelle, con 160 strade ispirate dalle parole di Greta, che il questa settimana era all’Onu per il summit sul clima. Migliaia di persone erano presenti per chiedere alla politica di salvare il nostro pianeta.
E questo è solo l’inizio, perché ogni cittadino può fare molto ed è proprio questa domanda che ci si deve porre ogni giorno: “Cosa posso realmente fare per salvare il nostro pianeta?” Greta parla in particolare non solo di cambiamenti climatici ma anche di “sviluppo sostenibile”, cioè una forma di sviluppo economico che possa essere compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e dei beni liberi per le generazioni future, principio che ha dato vita all’economia sostenibile, appoggiandosi almeno in parte alla cosiddetta “economia verde”. Questo è infatti l’unico modo per garantire la sopravvivenza del mondo e delle prossime generazioni. Per fare in modo che questo sviluppo avvenga bisogna però che, come prima cosa, l’essere umano sia limitato entro le capacità di carico dei sistemi naturali conservandone la vitalità e la resilienza; che il progresso tecnologico per la produzione di beni e servizi venga indirizzato all’incremento dell’efficienza piuttosto che all’incremento del flusso di energia e materie prime; che i livelli di prelievo delle risorse non rinnovabili ecceda le loro capacità rigenerative; ed infine che l’emissione di scarti e rifiuti (solidi, liquidi e gassosi) dovuti al metabolismo dei sistemi sociali non superi la capacità di assimilazione dei sistemi naturali.
Greta ha parlato al summit dell’ONU il 23 settembre 2019 ed in lacrime si è rivolta ai politici accusandoli di averle rubato i suoi sogni e la sua infanzia con le loro parole vuote. “Ci state deludendo, ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento, gli occhi di tutte le generazioni future sono su di voi, e se sceglierete di fallire non vi perdoneremo mai”, ha detto attaccando i maggiori esponenti di tutto il mondo. La sedicenne conclude il suo discorso dicendo che il mondo si sta svegliando e il cambiamento sta arrivando, che a loro piaccia o no.
A parer mio Greta ha perfettamente ragione, anche perché mettere in pratica i concetti di sviluppo sostenibile è molto semplice e per di più ci farebbe risparmiare anche molto denaro. Ci vuole solo un po’ di volontà. Degli esempi molto specifici possono essere: ricordarsi di scollegare dalla presa i caricatori del cellulare, che consumano molto anche se inattivi; usare lampadine a basso consumo; ricordarsi di spegnere la luce ogni volta che si lascia una stanza, e quant’altro. Quest’anno 66 paesi hanno promesso emissioni 0 entro il 2050 e spero vivamente che tutti si impegnino a salvare, non solo le generazioni future ma soprattutto il mondo in cui viviamo, che è l’unica casa che abbiamo ed è nostro dovere trattarla con rispetto, senza darla per scontata. Vorrei ringraziare Greta per aver smosso le coscienze di noi giovani e per averci fatto capire che possiamo fare cose veramente GRANDI, come salvare il nostro pianeta.
Giada De Pasquale
Classe III, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.