martedì, Novembre 5, 2024
Arcipelago Milazzo

San Pietro di Milazzo: il cammino tra storia e natura

San Pietro di Milazzo si trova nel cuore della piana di Milazzo a tre chilometri dal centro. Se  vi trovate in vacanza sulla costa Tirrenica del messinese o abitate nei dintorni, vale la pena visitare il borgo di San Pietro, una frazione del comune di Milazzo dove  vivono un migliaio di abitanti, sanpietrini o santapitroti . 

Anticamente un piccolo staterello autonomo con il suo principe, era il 1745, tra i più piccoli stati del mondo,  “Principato di San Pietro Spadafora”. Ricopriva appena 15,71 ettari.  Nel 1812 divenne comune, con un suo sindaco e una sua giunta  e tale rimase fino al 1879, quando dopo 67 anni di autonomia, venne annesso al comune di Milazzo . Ultimo sindaco del comune di San Pietro Spadafora fu Filippo Muscianisi.

San Pietro di Milazzo si presenta  al visitatore con   strade dritte e strette,  attorniate da case basse,  avvolto da un  silenzio  che scandisce un tempo  lento,  un luogo di altri tempi a misura d’uomo dove tutti si conoscono e si fermano per salutarsi e parlare.

L’abitato di San Pietro  è piuttosto  piccolo, quindi riuscirete a visitarlo tranquillamente a piedi in un’ora o poco più . Il territorio sanpietrino  è assolutamente pianeggiante , l’itinerario che vi suggeriamo  è di soli  4600 metri. Una facile passeggiata alla scoperta della storia, delle tradizioni e del verde della piana.  La passeggiata consente di apprezzare le bellezze nascoste del territorio sanpietrino.

Il cuore “pulsante” della vita del  paese è sicuramente  la via Policastrelli, (le maggiori  attività si trovano in questa via), da dove potete partire. Qui ha sede  l’antico palazzo principesco (civico n. 194) dei Spadafora, edificato nel Quattrocento e ricostruito nel Settecento, insieme alla chiesa annessa, dedicata a “San Pietro Apostolo”. Il palazzo Spadafora nel 1718-19, nel corso dell’assedio spagnolo di Milazzo fu quartiere generale dell’armata iberica, il cui generalissimo marchese di Lede, vi risedeva. Il palazzo Spadafora ha avuto ospiti Luigi Filippo I d’Orleans e la consorte Maria Amelia, figlia di Ferdinando III di Borbone.

Oggi, il palazzo Spadafora, con decreto della Regione Sicilia, è dichiarato di interesse storico ed architettonico in quanto costituisce un significativo esempio di architettura dei secoli XV, XVI, XVII e XVIII.  Nella chiesa vecchia di “San Pietro Apostolo” si trova la statua della madonna  dormiente <Maria SS. Assunta in cielo>.

Proseguendo lungo la via Policastrelli , a un centinaio di metri, a sinistra , si trova un edificio  che fu il municipio del paese fino a al 1879 (numero civico 190), e a circa 200 mt, si arriva alla Piazzetta dell’ex scuola elementare dove  si trova, a sinistra un centro benessere con piscina, “Atmosphere Wellness  & SPA Center “.  A pochi metri, un po’ più avanti  a destra si trova il noto ristorante  “Piccolo Regno”.   La vecchia Scuola elementare è  adesso sede della  rinomata Banda Musicale “Pietro Mascagni” di Milazzo.

Dopo  i primi  300 mt dalla partenza, si svolta a sinistra in via Palombaro, dopo averla  quasi percorsa per tutta la sua lunghezza, ad 1 Km e 700 mt,  arrivati al numero civico 172 a destra si può ammirare un vecchio ma affascinante palazzo  della famiglia “Virgilio”. Dopo  un altro piccolo tratto si giunge all’incrocio con la via Fulci, si gira a destra, ad un centinaio di metri si passa dal campo sportivo di San Pietro, si prosegue  fino  ad arrivare alle “4 strade” o incrocio detto di Sciavareddu,( qui  avete percorso 2 chilometri e 300 metri.  Proseguendo, si percorre la via Rio Rosso, dopo  500 mt  si arriva ad una grande struttura , la Scuola di florovivaismo  Carmelo Antonuccio” un’ eccellenza riconosciuta a livello internazionale ( LABORATORIO IDEE Scuola di Formazione Professionale), se avete tempo, vi consigliamo di richiedere  una visita  all’orto botanico unico nel suo genere.                                                                                                                             Proseguendo, a  pochi metri  si gira per vico  Flora, e quasi subito  si  arriva all’entrata della storica villa  “ Zirilli” (chiamata dai locali “villa dei leoni”) con il suo monumentale cancello a sei pilastri, ornato da coppie di leoni e vasi;  se imboccate la stradella privata  si arriva al  “Giardino del Gelso” ( qui avrete percorso 3 Km e 400 mt). E’ un parco botanico del 700, segreto e nascosto all’interno di Villa Zirilli che conserva ancora oggi tutto il suo fascino.  < L’amore impossibile di Uzeda, la protagonista de “L’illusione” il grande romanzo di Federico De Roberto ambientato per metà  a Milazzo, e più  precisamente all’interno del Giardino del Gelso di Villa Zirilli>.

Ritornando  sulla strada di vico Flora, girando a sinistra per 100 mt  sulla via Palmara,  si arriva all’azienda agricola vivaistica di Natale Torre .” Un Eden di fruttiferi tropicali, subtropicali e piante ornamentali rare”.  L’azienda si sviluppa su una superficie di oltre cinque ettari tra ombrai, serre fredde ed una grande area adibita a Giardino Botanico, ricco di grandi esemplari, alberi da frutto, rarità e curiosità in costante evoluzione, tutte fruibili gratuitamente con la possibilità essere seguiti da una guida.

Proseguendo per via Palmara a un centinaio di metri a sinistra vi si presenta un gigante e lussureggiante albero di eucalipto. Questo  storico albero detto “Paluggiara”  conosce e conserva i dolori e i lamenti dei  tantissimi soldati garibaldini feriti e  adagiati sotto l’albero, nel primo scontro, contro i soldati borbonici nella fatidica  mattinata del 20 luglio 1860. 

Di fronte al monumentale albero, si trova la “Villa Alba Bed and Breakfast “ (della nota attrice Anna Munafò),  a destra si possono ammirare i campi di coltivazione delle barbatelle  ( produzione viticola di barbatelle selvatiche  richieste  dai viticoltori di tutta Italia  per impiantare i propri vigneti), camminando ad un centinaio di metri  si gira a destra sulla  via Genova per arrivare all’incrocio della via Libertà (prende il nome dal passaggio dell’esercito garibaldino che andava a  scontrarsi con l’esercito Borbonico)  detto  “pizzufunnu” angolo del forno. Dopo avere  imboccata la via Policastrelli , ad un  centinaio di metri si ritorna  al punto di partenza.

Pippo Geraci

Un pensiero su “San Pietro di Milazzo: il cammino tra storia e natura

  • Giuseppe Andaloro

    Dunque nel 1879 giusto regio decreto n.5047 serie 2 a firma del re Umberto 1° è stato soppresso il comune di Spadafora S.Pietro e viene unito (purtroppo) a quello di Milazzo.
    Dovrebbero esistere le deliberazioni dei consigli comunali di Milazzo e di Spadafora S.Pietro del 21/06/ e 15/06/1879 (che io non ho potuto trovare).
    Il camino proposto non è completo manca in parte la via Policastrelli quella che si diparte dalla via Palombaro fino alla strada Nazionale Grazia e quindi la via Mastro Biagio La via Case Nuove ecc.

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