giovedì, Novembre 21, 2024
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Nadia Toffa, i funerali in Duomo: «Ciao guerriera». (corriere.it)


A celebrare la messa padre Maurizio Patriciello, il parroco simbolo della lotta alla Terra dei Fuochi: «Il suo lavoro era una missione». In centinaia da tutta Italia per l’ultimo saluto alla conduttrice de «Le Iene»

da redazione corriere.it

Nadia Toffa, i funerali in Duomo: «Ciao guerriera».

Un lungo applauso e poi il silenzio. Così, alle 10 e 25, piazza Duomo a Brescia ha accolto il feretro di Nadia Toffa all’ingresso in cattedrale. Da tutta Italia sono arrivati per salutare la conduttrice, morta martedì a 40 anni per un tumore. A celebrare la messa padre Maurizio Patriciello, il parroco simbolo della lotta alla Terra dei Fuochi. Tra migliaia di persone comuni, anche tanti colleghi. Prima dell’inizio dei funerali, l’ideatore de Le Iene e autore televisivo Davide Parenti ha deposto sulla bara bianca la cravatta nera, simbolo della redazione del programma. «L’abbiamo vista arrivare, sgomitare, era la mia famiglia» ha detto Giulio Golia ai cronisti fuori dal Duomo. shadow carousel

«Amata e odiata come Gesù»

In chiesa, il feretro di Nadia Toffa è stata accolta dal parroco di Caivano (Napoli) Maurizio Patriciello, simbolo della lotta nella Terra dei fuochi: «Nadia era dalla parte dei deboli — ha ricordato dal pulpito —. Come Gesù è stata amata e odiata. Pagheremo la voglia di giustizia e verità come ha fatto Nadia, amata per la sua sete di verità. Ha saputo fare del suo lavoro una missione: ha messo l’Italia sottosopra, è stata amata da Nord a Sud, dalla Terra dei fuochi a Brescia. È entrata nel cuore di tutti perché è stata autentica, cocciuta perseverante, tosta. Ha avuto fame e sete di giustizia». E non si è mai vergognata della sua malattia: qualcuno, ha detto il parroco, «non lo ha compreso. Come si fa a comprendere una ragazza bella e sveglia che dice `porto una parrucca´? Nadia, hai raccontato la tua paura, le tue speranze, la tua è stata vita sino all’ultimo respiro. Hai capito che la vita è vita anche quando si fa pesante». La stessa Nadia lo aveva detto pochi mesi fa a Brescia, la sua città, quando aveva ricevuto il premio come personaggio dell’anno: «Ho combattuto come fanno tutti».

Nadia Toffa, i funerali in Duomo: «Ciao guerriera».
«Abbiamo un debito di riconoscenza verso questa ragazza»

Davanti alla famiglia, ai colleghi, agli amici, don Maurizio ha detto: «Abbiamo un debito di riconoscenza verso questa ragazza. Nadia, sei stata capace di mettere l’Italia sottosopra unendo il Nord e il Sud, la Terra dei fuochi con Brescia. In questi giorni mi sono arrivati centinaia di messaggi. Sei entrata nel cuore di tutti e non perché eri un volto della tv. Nadia è stata amata, non solo stimata. Hai chiamato il cancro con il suo nome dando coraggio a tutti noi. Hai raccontato le tue fragilità dandoci coraggio. Nadia ha avuto fame e sete di giustizia, è arrivata là dove la gente era bistrattata e maltrattata. Come nella mia terra, la Terra dei Fuochi, dove il terreno è inquinato anche dai rifiuti del Nord, con la complicità della nostra camorra. Hai gridato ai cristiani sopiti che Dio non è cattivo».

Nadia Toffa, i funerali in Duomo: «Ciao guerriera».
«Una donna coraggio»

Donna coraggio. Così don Maurizio Patriciello ha esortato a ricordare Nadia Toffa. «Come si fa a comprendere una ragazza bella che decide di parlare apertamente della sua malattia? Più terribile della malattia c’è solo la vergogna di essere malati — ha detto dal pulpito —. Negli ultimi giorni tutti sapevano che il suo silenzio significava la cosa peggiore. Lei ha avuto il coraggio di chiamare il cancro con il suo nome. Noi nella Terra dei fuochi non ne abbiamo il coraggio, la chiamiamo «la brutta malattia» perché abbiamo paura. Per Nadia la vita è stata vita fino all’ultimo respiro. Lei ha detto: “La preghiera è un abbraccio”. Non dimentichiamolo, abbiamo il dovere di dirlo a tutto il mondo. Abbiamo il dovere di ricordare a tutti la sua lotta. Dobbiamo raccogliere quello che ha lasciato perché nulla di quello che ha lasciato, nulla vada perduto».

«Ci ha aiutati»

Gli amici del minibar di Tamburi sono arrivati in pullman: indossano tutti la stessa maglietta con scritto «Ie jesche pacce pe te!» (in tarantino «Io esco pazzo per te», che è il fulcro di un progetto benefico). Davanti al Duomo di Brescia, ai funerali di Nadia Toffa, morta per cancro a 40 anni, c’è anche la gente di Taranto. La conduttrice ha conosciuto i ragazzi del minibar in occasione di un suo servizio sull’Ilva. «Fu lei che vedendo quella maglietta che ebbe l’idea — raccontano — e, negli anni, siamo riusciti a raccogliere 700 mila euro e abbiamo aperto un reparto oncologico pediatrico. Senza di lei non sarebbe stato possibile».

Cohen e l’ultimo applauso

È iniziato e finito con un applauso lunghissimo e Halleluja di Leonard Cohen in sottofondo (una ragazza ha interpretato il brano in chiesa). Dopo la lettera del vescovo Pierantonio Tremolada, il funerale della conduttrice delle Iene Nadia Toffa si è concluso con un saluto collettivo, lungo e commosso. «Ciao, guerriera». Così uno dei partecipanti ha voluto salutare la conduttrice prima che il feretro lasciasse il Duomo di Brescia. Sono state centinaia le persone che hanno voluto partecipare alla cerimonia: in tanti non sono riusciti ad entrare nella cattedrale. shadow carousel

I colleghi: «Una sorella, odiava le ingiustizie»

Fuori dal Duomo di Brescia, davanti alla bara di Nadia, Giulio Golia, suo collega a Le Iene, ha detto commosso: «Siamo una famiglia: l’abbiamo vista arrivare, sgomitare, era la mia famiglia». «La gente l’amava perché era autentica e l’ha capito. Se c’è una cosa che va valorizzata di Nadia è che, in un’epoca come questa, piena di odio, di senso di rivalsa, di cattiveria e di rabbia esplosiva Nadia, organizzandosi bene e documentandosi ha convogliato tutta questa avversità in qualcosa di concreto» le parole di Enrico Lucci, altro storico collega di Toffa. «Non faceva tutto questo per mettersi in mostra. Detestava l’ingiustizia. Era una rompicoglioni terribile che non staccava mai. Aveva un odio incredibile per le ingiustizie. Una persona autentica e la gente l’ha capito. Ha raccolto l’odio della gente in un’efficace azione giornalistica» ha aggiunto. shadow carousel

Gli autori de «Le Iene»: «Sei magica»

Toccante il messaggio degli autori delle Iene. «Ci aveva convinto che da questo cancro sarebbe guarita, era impossibile dire di no a Nadia Toffa — ha spiegato Max, uno degli autori della trasmissione Mediaset —. Lei ti dava tutto completamente, aveva questo modo di parlare e dava per scontato che tu avresti fatto questa cosa con lei. Ed oggi hai unito gli amici, i tuoi colleghi, la tua famiglia, la tua famiglia delle Iene. Senza di te niente sarà più come prima. Sei magica, ciao». Anche Alice, la nipote di Nadia, ha ricordato come ripetesse «sempre di sorridere alla vita».

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