Luglio 2019 il mese più caldo da 140 anni. (ansa.it)
La conferma dagli Usa, ghiacci polari ai minimi storici
Luglio 2019 è stato il mese più caldo mai
registrato nel mondo negli ultimi 140 anni: con una temperatura media
globale di 0,95 gradi sopra la media del 20esimo secolo, ha battuto
perfino il record del luglio 2016. A soffrirne sono stati i ghiacci
polari, ridotti ai minimi storici: in Artico sono scesi del 19,8% sotto
la media, mentre in Antartide del 4,3%. A indicarlo è l’ente americano
per le ricerche sull’atmosfera e gli oceani (Noaa), confermando quanto
già anticipato dal programma europeo Copernicus.
Come ricorda il
Noaa, nove dei dieci mesi di luglio più caldi si sono verificati dopo il
2005, con gli ultimi cinque in cima alla classifica come i più roventi
in assoluto. Lo scorso mese è stato anche il 43esimo luglio consecutivo e
il 415esimo mese consecutivo con temperature globali sopra la media.
Con i suoi record, luglio 2019 ha marchiato a fuoco anche la
prima parte dell’anno, che finora è stata la più calda mai registrata in
diverse regioni del Nord e Sud America, Asia, Australia, Nuova Zelanda,
Africa meridionale, ma anche Oceano Atlantico, parte occidentale di
quello Indiano e Pacifico. Perché se la superficie terrestre è stata
rovente, anche i mari hanno ribollito, raggiungendo in media temperature
seconde solamente a quelle del 2016. Per questo il 2019 potrebbe salire
sul podio dei tre anni più caldi da quando si registrano i dati,
proprio insieme al 2016 e 2017.
A tirare il fiato per ora sono solo
alcune zone della Scandinavia e della Russia, che sulla mappa rosso
fuoco del Noaa appaiono come isolette blu grazie alle temperature scese
sotto la media.