Stretching importante per il miglioramento muscolare
Lo stretching fino a qualche anno fa, rappresentava solo un complemento ad altri sport. Capitava di effettuare esercizi di allungamento a fine allenamento per qualche minuto, senza capirne esattamente lo scopo. Oggi è diventato una attività fisica autonoma, basilare per il mantenimento di uno stato sciolto e disinvolto della flessibilità e della mobilità corporea. “Stretching” è un termine inglese che significa “allungamento” ed è usato nella pratica sportiva per indicare un insieme di esercizi finalizzati al miglioramento muscolare. Di fatto serve a dare una spinta all’afflusso di sangue ai muscoli (e al cervello), a mitigare la rigidità muscolare.
Lo stretching è di origine orientale ed è strettamente connesso all’approccio olistico del benessere, tipico delle filosofie orientali che tendono a considerare mente e corpo come un insieme indissolubilmente legato. In ogni caso basta andare a Bangkok per trovare statue, vecchie di oltre 2000 anni, che mostrano persone dedite ad esercizi di stretching. Ci sono vari tipi di questa attività: stretching dinamico, che prevede la stessa tipologia di movimenti ma effettuati in modo controllato; stretching statico, che è il sistema di stretching più conosciuto, prende spunto dallo yoga e, con le sue posizioni e il suo modo di respirare, fonda la sua pratica in esercizi di stiramento muscolare. Esso consiste nell’assumere una determinata posizione, diversa per ciascun muscolo o gruppo di muscoli, quindi di mantenerla per alcuni secondi (in genere da 15 a 30) per rilassare il muscolo interessato; tutto lentamente, in modo da non stimolare nei muscoli antagonisti il riflesso da stiramento. Vi è infine lo stretching isometrico, la forma più sofisticata, suddiviso in diverse componenti (PNF, CRAC, CRS) che è praticabile solo dopo adeguata preparazione.
I benefici, e non soltanto relativi alla flessibilità, che questa attività offre a chi la pratica coinvolgono diversi aspetti. A livello muscolo-scheletrico lo stretching aumenta l’elasticità dei muscoli e dei tendini, con un miglioramento globale della capacità di movimento. E’ inoltre un’ottima forma di prevenzione delle contratture muscolari e in alcuni casi diminuisce la sensazione di fatica e può prevenire traumi muscolari e articolari. Gli esercizi di allungamento aiutano anche a diminuire la pressione arteriosa favorendo la circolazione, favoriscono il rilassamento riducendo lo stress fisico e migliorano la coordinazione dei movimenti. Con lo stretching si ottiene anche di diminuire la tensione dei muscoli e la frequenza cardiaca: in una parola, ci si rilassa. L’importante è assumere posture confortevoli, in cui respirare in maniera naturale. Proprio la buona ossigenazione ripristinerà l’equilibrio delle funzioni fisiologiche e del tono muscolare e quindi attenuerà ogni stato di tensione nel corpo.
Quando si assumono posizioni scorrette per molto tempo i muscoli contratti iniziano ad accorciarsi. Una volta tornato nella posizione naturale, i muscoli accorciati oppongono resistenza e ostacolano il normale riallineamento dei segmenti ossei. Rendendo più flessibili i muscoli di schiena, bacino e gambe, è quindi possibile riacquistare più facilmente la postura corretta e mantenerla senza sforzo. Un esercizio indubbiamente benefico per l’organismo.
Giada De Pasquale
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.