La grotta di cristallo più grande d’Europa, la natura ci stupisce
La grotta di Pulpi in Andalusia, ha una particolarità inconsueta: essa è interamente di cristallo!
Da sempre la natura è stata in grado di dar vita a delle creazioni stupefacenti, modellando e impreziosendo il pianeta terra. Una delle tante meraviglie che ha dato alla luce è la grotta di cristallo più grande in Europa,
La grotta si trova in una miniera d’argento abbandonata, 50 metri sotto il suolo, lunga 8 metri e alta 2. In mineralogia, queste cavità si chiamano geodi, cavità interne ad una roccia magmatica rivestita di cristalli tra cui il quarzo e l’ametista. Sono moltissimi i geodi nel mondo, ma non tutti hanno le medesime caratteristiche. Colori, forme e grandezze cambiano dando vita ad un’immensa e affascinante diversità accomunate però dall’eleganza e la bellezza dei cristalli.
Il geologo Francisco Fernandez Amo spiega che: “Ci possono essere diversi processi di genesi. Generalmente uno spazio si riempie lentamente di una soluzione salina. In questo caso si tratta di solfato di calcio, che crea cristalli di selenite. Essi hanno bisogno della giusta quantità di tempo, temperatura e pressione per formarsi. In Europa un geode di queste dimensioni è unico, il più grande geode fino a questo momento scoperto si trova a Chihuahuahua, in Messico, all’interno delle Grotte di Naica, ma la profondità di oltre 200 metri e le condizioni atmosferiche rendono impossibili visite o escursioni.
La scoperta di questo spettacolo geologico risale a circa 20 anni fa, quando alcuni membri del Gruppo Mineralogista de Madrid trovarono casualmente la grotta. Sebbene l’estrazione mineraria sia stata per molti anni fonte economica primaria della zona, nessuno pensava che dietro la miniera si celasse un tesoro cosi grande.
Purtroppo, problematiche relative alla gestione dei fondi e ai processi di sicurezza, hanno ritardato il tempo di apertura al pubblico: il mese di debutto del Geoda di Pulpí sarà infatti il prossimo agosto. I progetti realizzati per la conservazione del geoda sono rivolti alla tutela dell’ambiente da un punto di vista legale e ambientale. Esso ha certamente un interesse turistico ma questo non deve mettere in dubbio la delicata conservazione del luogo, perciò con ogni probabilità le visite del pubblico saranno limitate: un numero elevato di visitatori innalzerebbe l’umidità del geode e provocherebbe lo scioglimento dei cristalli.
Quella dell’apertura del Geoda gigante di Pulpí è una notizia straordinaria, non solo per scienziati e geologi, ma anche per tutti coloro che amano rimanere estasiati davanti ai capolavori di cui solo la natura è capace!
Debora Della Candelora 4°CBS