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Il Parco Urbano “Maggiore La Rosa”, cuore verde di Barcellona

Il Parco Urbano “Maggiore La Rosa”, cuore verde di Barcellona

Il “Parco Urbano” dedicato al giovane Maggiore Giuseppe La Rosa, militare caduto in Afghanistan nel 2013, è una grande risorsa, che contribuisce a rendere la nostra città un più accogliente. Il Parco è stato realizzato nell’area della “vecchia stazione”, a pochi metri dalla sede staccata degli uffici del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, ed è intitolato così dal 13 luglio 2014, quando si è tenuta una specifica cerimonia durante il “Raduno Regionale dei Bersaglieri”. Esso ospita numerosi giochi per bambini, una Sala Conferenze, il “monumento al Seme d’Arancia” e il “Giardino Proserpina”, opera dell’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa, recentemente scomparso.

Il Parco Urbano “Maggiore La Rosa”, cuore verde di Barcellona

Dinanzi all’ingresso c’è anche un servizio “Bicincittà”, ormai non risultante purtroppo più in funzione. Il “Giardino” all’interno del “Parco Urbano” consiste in particolare in un grande prato molto curato, cinto da uno steccato in tronchi di castagno. Ricco di significati simbolici, esso è arricchito da sette tronchi disuguali di cono a verde che richiamano le isole Eolie, mentre vi sono inoltre tanti cespugli e piante di gelsomino, arancio, mandorlo, melo selvatico e kumquat, vegetazione che richiama vari luoghi di Sicilia. Il dettaglio che lo rende un giardino unico è poi la cascata in basalto dell’Etna, le cui acque fluiscono in un ruscello creato con la pietra di Milici, piccola frazione del comune di Rodì Milici, e attraversato da sette ponti.

Il Parco Urbano “Maggiore La Rosa”, cuore verde di Barcellona

Un’opera davvero affascinante, quindi il “Giardino di Proserpina”, che richiama gli archetipi mitici e racconta la “historia loci”. All’interno del Parco vi è anche un Auditorium, ricavato dal vecchio deposito merci della ex-stazione, dove è possibile assistere a manifestazioni sociali, culturali e formative. Il “Parco” comprende, infine, anche il “Monumento al seme d’arancia”, scultura realizzata da Emilio Isgrò nel 1998. Si tratta di un’opera di notevoli dimensioni che è stata progettata come riferimento al rifiuto culturale del “modello unico”. Per questo è stato ingigantito un seme d’arancia per simboleggiare un oggetto di rifiuto. Piuttosto invecchiato per vari motivi, nel 2014 è stato dato inizio a un’operazione di restauro e pulitura da piccoli danni e vandalismi che ha fatto tornare il “Seme d’Arancia” al suo splendore. Da pochi anni è inoltre presente per parco anche un secondo ingresso e uno spazio riservato ai cani, ma non molto curato come nel resto dello spazio verde.

In generale, pur con qualche difetto dovuto all’azione dei vandali e alla carente manutenzione, tutto il complesso del “Parco Urbano” si presenta come un luogo confortevole, adatto soprattutto ai bambini, ai quali fornisce giochi funzionanti e molto sicuri. Certamente lo si può rendere ancora più apprezzato e splendido, ma già così è il luogo più verde e tenuto in ottime condizioni di Barcellona Pozzo di Gotto. Speriamo perciò che questo parco sia duraturo nel tempo e che rimanga ancora per molto un piacevole luogo d’incontro, dove poter trascorrere sereni e rilassanti pomeriggi.

Ilenia Scarpaci

Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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