La chiesa San Giovanni Battista, uno degli inestimabili tesori della città
Chiesa San Giovanni: in un periodo storico-culturale in cui i giovani sono sempre più tendenti alla tecnologia e meno interessati alla cultura monumentale del nostro territorio barcellonese, sembra importante evidenziare quelle eccellenze di carattere architettonico che al loro interno custodiscono dei tesori di inestimabile valore quali posso essere affreschi o antichi arredi.
Ancor più importante sembra mettere in evidenza che molti di questi patrimoni artistici dipendono dalla Chiesa o sono delle Chiese, ciò a rimarcare il ruolo che nei secoli passati la “Sancta Mater Ecclesia” ricopriva sia nelle grandi città che nei piccoli paesi. In una città come la nostra è quindi importante valorizzare quelle eccellenze architettoniche che danno lustro alla città e che riempiono d’orgoglio i cuori dei cittadini. Una di queste è sicuramente la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, edificata nel 1635 per volere del Rev. Sac. Don Giovanni Perdichizzi e sotto la supervisione dell’allora Arcivescovo di Messina S. Ecc. Rev.ma Mons. Biagio Proto de Rubeis.
Essa fu poi consacrata nel 1821 e dichiarata ufficialmente parrocchia solo nel 1943, dopo lo smembramento dell’Arcipretura di S. Sebastiano e, infine, dichiarata monumento nazionale nel 1969. L’edificio religioso in questione riesce a superare quasi indenne tutti gli eventi sismici dei suoi quattro secoli di storia cosicché, al suo interno sono presenti affreschi, pale e statue di inestimabile valore storico, artistico e tradizionale. Per far comprendere la bellezza e la raffinatezza delle opere presenti in questa chiesa basti descrivere l’altare maggiore.
Oltre all’altare” versum populum”, creato dopo il 1965 (fine del Concilio Vaticano II) e rimodernato nel 2018, quello più antico “versum Deum” consiste in un basamento classico ricoperto e intarsiato di marmi policromi con un elaborato paliotto centrale. Ai lati, due riccioli sorreggono le due statue dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, e al centro si trova la sfarzosa e raffinata edicola rappresentante un tempietto usata come tabernacolo. La calotta dell’abside è affrescata con l’Incoronazione della Vergine: illuminati dalla potenza dello Spirito Santo, Gesù e Dio Padre Onnipotente cingono il capo coronando la Vergine, posta tra San Giovanni Battista e San Giuseppe genuflessi. Sull’arco dell’abside sono presenti a coppie simmetriche le figure di putti che reggono la palma del martirio e all’interno ci sono degli angeli che suonano le trombe del Giudizio.
Al centro è posto un animato baldacchino in stucco, sormontato da uno stemma e dal quale parte un manto con gigli dorati e fiori allargato da quattro putti alati che svelano la nicchia dove è custodita l’antica statua lignea raffigurante San Giovanni Battista. Il fastoso interno, tardo-barocco, ricco di stucchi e affreschi, rende la chiesa uno scrigno di bellezze, tanto da essere considerata dagli artisti di tutti i tempi una piccola “Cappella Sistina”. La Chiesa di San Giovanni è anche uno scrigno di tradizioni che racchiude in sé secoli di “folklore religioso” di Barcellona Pozzo di Gotto. Simbolo di ciò è la tradizionale processione dei Misteri del Venerdì Santo. Sin dal 6 aprile 1871, infatti, si snoda proprio dalla Chiesa la tradizionale processione delle “Varette”, accompagnate dai cantori del “Vexilla Regis”, tradizionale inno del Venerdì Santo in onore della Santa Croce. La processione è tradizionalmente accompagnata dal Sacerdote della Chiesa di San Giovanni che, sotto il baldacchino, dietro la Vergine Addolorata, porta la Santa Eucarestia in un antichissimo ostensorio d’argento a forma di croce. Da qualche anno a questa parte viene portata in processione un altro tesoro di proprietà di questa Chiesa, la copia della “sacra Sindone”. La Chiesa di San Giovanni annovera inoltre tra i suoi sacerdoti alcuni Vicari foranei della Forania di Barcellona , tra cui il più illustre Rev. Sac. Don Giuseppe Levita, a cui è stata intitolata, qualche anno fa, la piazzetta adiacente la Chiesa.
Giuseppe Levita
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.