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Il convento di Sant’Antonio di Padova a Barcellona

Il convento dei frati minori dedicato a Sant’Antonio di Padova o, più comunemente e in modo affettuoso per i fedeli, “Sant’Antonino” si trova nel quartiere in cui vivo, dove è situata la scuola secondaria di primo grado “Foscolo”. Per gli abitanti della zona e Barcellona Pozzo di Gotto tutta, indubbiamente molto importante è la funzione religiosa, sociale, culturale e storica di questo che non è solo un centro religioso e spirituale. Ma esso come e quando è nato?

Il convento di Sant'Antonio di Padova a Barcellona

Secondo fonti storiche il 14 ottobre 1613 i frati minori ottennero dalla città di Castroreale la concessione di 60 palmi di terra per poter costruire una piccola chiesa. Un primo piccolo convento fu quindi costruito da fra’ Bonaventura da Castroreale nel 1622, seguito dalla chiesa attuale nel 1630. Verso la fine del 1600 e i primi del 1700 il convento fu poi ingrandito, per assumere l’aspetto attuale, ad opera di fra’ Francesco da Barcellona che, con le elemosine dei fedeli, l’ha portato alla forma di un bel edificio del suo genere. Dopo l’unità d’Italia, invece, nel convento venne installata una manifattura di tabacchi che si mantenne fino al 1932. Il 24 maggio 1986, infine, la chiesa conventuale di Sant’Antonino è stata dichiarata “santuario diocesano”, così da confermare la sua crescente importanza religiosa e sociale.

Il convento di Sant'Antonio di Padova a Barcellona

Ma non mancano le pregevoli opere d’arte, anche da poco restaurate. Entrando nel santuario, infatti, possiamo notare che la chiesa è formata da un’unica navata centrale e che ci sono due pilastri con relative arcate ai laterali, che fanno da ingresso, dove possiamo ammirare due affreschi: da una parte quello con le tre sante siciliane S. Agata, S. Lucia e S. Apollonia, e dall’altra quello dove sono raffigurati S. Giuseppe, S. Michele Arcangelo e S. Biagio. Vi è anche un altro ingresso, quello laterale della chiesa, ed esso è particolarmente significativo in quanto caratterizzato da un portale con architrave in pietra su cui, al centro di una nicchia, si trova in bassorilievo la figura del Santo, cioè Sant’Antonio, con in braccio il Bambino Gesù, opera datata 1633-1635. Ai laterali vi sono invece sei altari dedicati a: S. Diego d’Alcalà, frate minore francescano; il Crocifisso, con affresco in cui sono raffigurati la Madonna e S. Giovanni; l’Immacolata, statua di marmo della scuola del Gagini risalente al 1719 e restaurata da poco; il Sacro Cordone di S. Francesco; la Madonna Odigitria o dell’Itria; S. Giuseppe, con statua lignea. Tra un altare e l’altro ci sono inoltre quattro affreschi che raffigurano i quattro miracoli di Sant’Antonio, mentre al livello superiore una grande loggia-cantoria sovrasta l’aula e, sulla parete esterna, una vetrata istoriata illumina gli interni. Le piccole finestre conferiscono invece all’ambiente una condizione di penombra che favorisce il raccoglimento.

Il convento di Sant'Antonio di Padova a Barcellona

All’interno della chiesa, quindi, possiamo ammirare quadri e sculture importanti, in particolare il Crocifisso ligneo opera di Pietro della Comunella, che risale al XV secolo ed è esposto sull’altare maggiore, insieme a due tele che raffigurano S. Adiuto in uno e nell’altro S. Antonio e S. Francesco che ricevono la cartula dell’indulgenza plenaria. Sempre sull’altare maggiore si trova anche la statua lignea di S. Antonio di Padova. Oltre alla chiesa in sè, infine, caratteristica del convento di Sant’Antonio di Padova è anche il pregevole chiostro con le sue colonne in pietra, con resti di affreschi e con lo stile semplice e povero tipico della vita francescana.

All’interno del convento vengono svolte le varie attività liturgiche e di catechesi, ma molto rilevanti sono anche i gruppi di aggregazione che, a partire dai ragazzi fino agli adulti, favoriscono la vita di comunità e l’aggregazione tra gli abitanti del quartiere “S. Antonino”. Parliamo degli “Araldi” e “Araldini” per i piccoli; i “Gi.fra”, acronimo di gioventù francescana, per i ragazzi; gli “OFS”, acronimo di ordine francescano secolare, per gli adulti: tutti gruppi molto attivi che, sotto la guida dei frati, organizzano vari momenti di vita spirituale e socializzazione. Ad esempio ogni anno, nei mesi estivi, viene organizzato il “Grest” per bambini e ragazzi grazie all’impegno e alla disponibilità di fra’ Pedro e degli animatori, mentre molto importante è poi, durante i mesi invernali, anche la Scuola Calcio “ASD S. Antonino”, che impegna e intrattiene i ragazzi nell’attività sportiva, vero momento educativo e di divertimento. Da qualche anno, inoltre, i frati e la comunità hanno reso profondo e ricco di emozioni il Natale con la rappresentazione di un presepe vivente che non è una semplice messa in scena di ambienti e antichi mestieri, come tanti altri ve ne sono a Barcellona Pozzo di Gotto, bensì consiste in una originale e sentita “sacra rappresentazione” della Natività che i fedeli sembrano apprezzare molto, come testimonia la grande folla che, nei giorni previsti, affronta con pazienza anche lunghe ore di attesa. E infine non manca neppure il momento più spensierato per gli abitanti della zona: l’allestimento di un carro per la sfilata di carnevale.

Insomma, le attività religiose e culturali che ruotano intorno al convento di Sant’Antonio di Padova sono moltissime ed esse contribuiscono sicuramente a fare di quest’ultimo – con la sua storia, le sue opere d’arte, i momenti di preghiera o di socializzazione – un fondamentale centro di unione per tutti gli abitanti del suo popoloso quartiere.

Giada Fazio

Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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