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La dominazione normanna in Sicilia un esempio di convivenza tra popoli

La dominazione Normanna in Sicilia inizia con lo sbarco a Messina nel 1061, periodo in cui essa era dominata da governatori musulmani, e si conclude con la morte di Costanza d’Altavilla nel 1198. I Normanni si insediarono in Sicilia in un momento di crisi degli Arabi, quando il potere sull’isola risultava frammentato tra varie famiglie impegnate a formare emirati indipendenti a Mazara, Girgenti e Siracusa.

La dominazione normanna in Sicilia un esempio di convivenza tra popoli

Un primo sbarco normanno in Sicilia avvenne per iniziativa di Ruggero d’Altavilla, al quale, in accordo col fratello maggiore, venne affidata la maggiore responsabilità dell’impresa, dopo la vittoria sui Greci di Calabria. Questo primo sbarco comportò l’utilizzo di una sessantina di cavalieri. Dopo Roberto il Guiscardo e il fratello minore Ruggero posero d’assedio Messina, che garantiva il controllo dello stretto e quindi i collegamenti con la penisola, e lì innalzarono nuove fortificazioni. Nel 1063, nei pressi del fiume Cerami, un affluente del Salso, Ruggero sconfisse un esercito di arabi siciliani e africani, in cui cadde anche il Qaid di Palermo, Arcadio. Dopo lo sbarco, il re insediò quindi la sua dimora entro le mura fortificate della città di Messina e strinse una curiosa alleanza con l’emiro musulmano che allora si trovava a capo di Siracusa.

La dominazione normanna in Sicilia un esempio di convivenza tra popoli

Nel 1071 anche Catania fu conquistata dai Normanni e l’anno dopo fu la volta di Palermo. Con la conquista della città di Palermo furono stabiliti i termini per il nuovo regno: a Roberto il Guiscardo andò lo status di re, mentre ai musulmani venne garantito lo status di giudici; l’alleanza con Papa Urbano II darà vita all’Apostolica Legazia, un’istituzione a dir poco straordinaria per l’epoca che portò la Sicilia a poter nominare direttamente i suoi vescovi. La conquista della Sicilia continuò e fu ultimata nell’arco di trent’anni, quando l’ultima roccaforte espugnata fu Noto nel 1091. In questo periodo nacque un curioso Regno, dato dalla fusione e convivenza pacifica tra diverse genti.

La dominazione normanna in Sicilia un esempio di convivenza tra popoli

Fu infatti proprio con l’arrivo dei Normanni che in Sicilia si insediarono i cosiddetti “coloni gallo-italici”, popolazioni che provenivano dalle zone del Piemonte, della Francia e della Lombardia e che occuparono i territori degli Aleramici, un’importante famiglia feudale di origine franca. Tra le comunità gallo-italiche più importanti ricordiamo quella sorta a San Fratello, ma anche nelle città di Nicosia, Piazza Amerina e Sperlinga. Nel 1130 Ruggero II di Altavilla salì al trono e, sotto il suo dominio, prende vita una sorta di regno federale in cui popoli di diversa estrazione convivono pacificamente. Inoltre nel Regno era presente uno dei primi parlamenti moderni della storia del mondo. Sotto la sua Corona il re Ruggero II aveva annesso tutti i territori dell’Italia Meridionale e della parte nord-orientale dell’Africa su cui la Sicilia affaccia. La sua espansione massima si ebbe nel 1060 e fu proprio in questo periodo che la Sicilia conobbe un importante periodo di abbondanza e splendore, sia a livello culturale, sia a livello commerciale. Fu proprio in questo periodo, dunque, che nacquero molte testimonianze architettoniche di quella convivenza pacifica fatta da cristiani e musulmani.

La dominazione normanna in Sicilia un esempio di convivenza tra popoli

A Cefalù venne costruito il Duomo, cattedrale-fortezza arabo-normanna del 1131, sulla cui falsa riga nel 1174 venne costruito il Duomo di Monreale, altra imponente struttura ricavata nel tufo locale, ricca di mosaici bizantini.
L’importanza del potere dei normanni si riscontra anche in alcune delle strutture di Siracusa, in particolare l’isola di Ortigia. Sulle sue sponde, si trovano infatti ancora evidenti testimonianze del fatto che la città venne trasformata in una roccaforte militare dagli Altavilla.

I sovrani normanni furono tolleranti in materia religiosa, sia nei confronti dei cristiani che dei musulmani, cosa inusuale a quei tempi. I Normanni, pur essendo cristiani, venivano ad esempio in appoggio all’emiro di Catania, nonostante avessero la fama di essere crudeli predatori. La conquista normanna fu effettivamente condotta con metodi violenti e crudeli, ma successivamente la situazione divenne tranquilla e i Normanni lasciarono i vari popoli liberi di professare la loro religione e di essere giudicati dai loro giudici in base alle loro leggi. Un primo esempio, quindi, di convivenza pacifica che il futuro imperatore Federico II di Svevia, cresciuto alla corte normanna di Palermo, prenderà ad esempio e cercherà di concretizzare con la sua politica.

Giada Fazio

Classe I, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.

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