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CHIAMARLO AMORE NON SI PUO’: l’amore e la “violenza economica”

La violenza economica rappresenta una forma di disparità nella coppia. Le donne hanno lottato a lungo per ottenere la parità dei diritti ed ora che questo traguardo è stato raggiunto non si può rimanere indifferenti a questo fenomeno che rappresenta una forma di disparità nella coppia.

CHIAMARLO AMORE NON SI PUO’: l’amore e la “violenza economica”

Centinaia di donne in tutt’Italia sono state vittime di essa, dovendo “rendere conto” di ogni minima spesa e del perché, non potendo essere nemmeno padrone del denaro guadagnato con i propri sacrifici, altre invece sono state costrette a rinunciare al proprio lavoro per dedicarsi alla casa e ai figli.

A questo si intrecciano altre forme di violenza, fisiche e psicologiche. “Le donne non capiscono niente del sistema economico-finanziario”, “sono capaci solo di sprecare”. Queste sono alcune delle accuse e dei torti che vengono loro fatti, senza contare i ricatti e le frasi che feriscono. “Non vali niente”, “Non sei capace”.

Spesso le donne vittime di violenze simili non chiedono l’aiuto di nessuno, nemmeno dei familiari, perché pensano che si possa sistemare tutto e che in fondo sono amate dai loro compagni, ma non è così.

Coloro che hanno avuto la forza di dire “basta” a certe relazioni hanno continuato a subire violenza economica da parte di ex che si rifiutavano di pagare il mantenimento dei figli e della casa. Arrivate al limite, sono sprofondate in un abisso dal quale da sole è difficile uscire, senza la certezza di arrivare a fine mese né di garantire un futuro ai loro figli ma, grazie all’aiuto di associazioni, l’introduzione di progetti volti ad arginare l’abuso economico e all’ “alfabetizzazione” sul sistema dei soldi, si sta cercando di risolvere questo problema che si è ormai esteso in tutta Europa.

Non bisogna vergognarsi di essere una vittima né chiudere fuori il mondo dalla realtà che si vive ogni giorno perché denunciando qualsiasi forma di maltrattamento si può smettere di soffrire in silenzio e ricominciare finalmente a vivere.

 Claudia Previti IIIC BS

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