L’INFINITO di Giacomo leopardi compie 200 anni!
L’Infinito: “Sempre caro mi fu quest’ermo colle”. Questo il primo verso della poesia più coinvolgente e sublime mai scritta nella letteratura italiana. Scritta da Giacomo Leopardi nel 1819 e inserita nella raccolta dei Canti, compie proprio nel corso del 2019 duecento anni dalla sua stesura.
Con un profondo senso del sentimento il poeta, attraverso questo sublime capolavoro, riesce da ben due secoli a coinvolgere i lettori di tutto il mondo e a suscitare in loro la stessa emozione provata nel momento della scrittura. Ciò che per egli rappresentava il caro colle e la siepe che dalla finestra della sua casa impediva al suo sguardo di andare oltre e di esplorare l’orizzonte con la mente, oggi è lo spunto di riflessione per una moltitudine di uomini che provano la stessa solitudine e lo stesso tipo di sconforto.
Ma il poeta ha presentato in più la capacità attraverso l’immaginazione di sognare sovrumani silenzi e profondissima quiete, smarrendosi nell’infinità spaziale di quest’ultimi insieme all’infinità temporale riportata alla mente dal fruscio del vento, il quale provoca sensazioni miste di abbandono in quel mare dolce ed accogliente, naufragandoci il proprio pensiero.
Iniziative in tutta Italia per celebrare in grande il capolavoro l’infinito e sui social con hashtag #200infinito. Una festa della poesia che ha coinvolto tutta la nazione. Migliaia di studenti e cittadini si sono ritrovati in tutta Italia, il 28 maggio, in piazze, strade, istituti scolastici, per unirsi “a distanza” alla Piazzuola del Sabato del Villaggio di Recanati, città natale del poeta, dove oltre 2.800 ragazzi, insieme al Ministro Marco Bussetti e a Olimpia Leopardi, alle 11.30 hanno recitato insieme alcuni dei versi più conosciuti e amati della letteratura italiana.
La poesia “l’Infinito”è stata omaggiata inoltre con danze, canti, performance artistiche e flash mob. Grazie a questo, gli studenti italiani hanno potuto scoprire il valore della lirica e condividerlo con la propria comunità scolastica e con le loro famiglie, aiutando nella divulgazione della cultura e delle tradizioni nazionali con tutti i grandi personaggi che l’hanno alimentata, facendo rivivere nel presente versi senza tempo.
In questa occasione proprio il ministro Bussetti ha affermato: «Leopardi, riferimento imprescindibile nella formazione dei nostri giovani».
Egli è infatti un punto fermo nell’istruzione giovanile, il pilastro portante per lo sviluppo della criticità tipica dell’adulto, della capacità di riflessione e di consapevolezza. Un poeta che utilizza le sue scritture non solo a scopo personale bensì per condividere un messaggio: l’inno alla vita che spicca all’interno di ogni sua poesia, è infatti il centro attorno al quale l’intera poetica di Leopardi, definita del vago e dell’indefinito, ruota. Egli incita gli uomini a non mollare mai la presa nonostante le difficoltà che la vita ci pone di fronte, senza arrendersi mai ne rassegnarsi al fine di condurre un esistenza senza rimorsi o rimpianti.
Enora Sophie Mazzeo 4C/BS