Rousseau Jean-Jacques: un illuminista che anticipa i tempi
Jean-Jacques Rousseau tra i grandi intellettuali che nel corso del XVII secolo in Europa diedero vita a quel movimento culturale che fu chiamato “Illuminismo”, Rousseau si distinse per l’originalità delle sue teorie. Egli nacque a Ginevra nel 1712 e divenne presto un famoso filosofo e scrittore. Durante la sua adolescenza cambiò spesso religione, convertendosi infine al Deismo, una filosofia razionalista che ammette l’esistenza di un essere superiore ma che nega qualsiasi forma di provvidenza, ossia l’aiuto agli uomini da parte di Dio.
Viaggiò frequentemente per vari apprendistati e svolse diverse attività, come quella di copista di musica, arrivando infine a Parigi, dove conobbe i filosofi illuministi che divennero poi autori della prima “Enciclopedia”, venendo da loro anche invitato a contribuire alla realizzazione di quest’opera, alla quale aggiunse delle voci riguardanti la musica e l’articolo “Économie politique” in cui parlava della società. Altri suoi scritti furono “Discours sur les sciences et les arts” e “Discours sur l’origine et les fondements de l’inégalité parmi les hommes”: qui, in entrambe le tesi, lo scrittore rispondeva a quesiti proposti dall’Accademia di Digione. A causa del clima non troppo favorevole alla diffusione di certe idee che si stava instaurando in Francia, Rousseau fu però ad un certo punto costretto a ritirarsi in Svizzera perché le sue opere vennero considerate pericolose in quanto non in linea con le idee degli altri illuministi. Quando poi però tornò in Francia, nonostante il mandato di cattura nei suoi confronti, egli decise di vivere il resto della sua vita in solitudine, dedicandosi a due delle sue ultime opere: “Rêveries du promeneur solitaire” e “Dialogues”. Morì tra il 2 e il 3 Luglio 1778 a Ermenonville, lasciando delle teorie sulla storia e sulla civiltà che, anche se si allontanavano dall’ottimismo e cosmopolitismo dell’epoca, influenzeranno notevolmente il successivo pensiero filosofico e storico.
Viola Aragona
Classe II, Scuola Sec. di 1° grado “Foscolo” di Barcellona P.G.
